Re Leone oggi è in forma scoppiettante. Ride, fa battute… La Vuelta lo sta davvero divertendo.
«Hai visto nel punto più importante della corsa, dove bisognava imboccare la rampa dura? C’era una voragine tra asfalto e cemento. Per segnalarla hanno messo due coni di plastica. E andare. Le immagini tv mi sembrano un po’ vintage, bellissime. Ai raduni di partenza e al traguardo c’è festa, senza tanti orpelli. Non tutto è perfetto, non c’è l’ordine e la disciplina del Tour ma proprio per questo la Vuelta è una corsa unica, affascinante. Rappresenta in pieno un Paese straordinario come la Spagna, Come fai a non amare una corsa così? È unica».
Cipo anche le sale stampe non sono luoghi asettici. Nemmeno ipertecnologici. Ci si adatta. Questa corsa, questi posti prendono il cuore
«E i corridori lo sentono. Hai visto Mas oggi? É andato forte, ma si vedeva che era felice nonostante lo sforzo. Al Tour è un altro corridore. Roglic uguale, sul podio rideva e scherzava. Non tutti sopportano lo stress della corsa francese. I T-Rex stamattina senza il bus si sono cambiati per strada. Capitato anche a Merckx e Hinault… e Landa, che ha fatto una bellissima tappa, non mi pare ne abbia risentito. Un atleta sereno rende di più e dà più spettacolo».
Mario parliamo anche degli altri: Tiberi?
«Bene, molto bene. Nel tratto durissimo s’era sfilato. Ha saputo gestirsi e in questo si vede anche la mano fondamentale di Caruso».
Roglic?
«Oltre ha quello che ti ho detto aggiungo che l’ho visto pedalare con una facilità incredibile. Va forte, sta bene. Pensavo che dopo il tratto duro provasse a staccare tutti invece è stato buono. Forse quello che gli importava di più era vincere la tappa».
E Van Eetvelt, secondo?
«Forte, ne avessimo in Italia di corridori così».
S’è visto anche il giovane statunitense Riccitello.
«Anche come lui, ne avessimo in Italia… Poi dai, Riccitello, ricciarello… Non lo possiamo convincere a venire da noi?».
A proposito di americani: Kuss male.
«Eh si, sembrava fosse capace di tenere i migliori invece è andato in calando. La condizione non è la migliore».
E Yates?
«Malissimo direi. Molto male, ma dalla sua mimica facciale non mi sembra molto dispiaciuto. Evidentemente non è qui per fare classifica».
E per finire?
«Bravi tutti. Davvero. Fare delle performance così, con quel caldo, è qualcosa di straordinario. Il ciclismo è davvero uno sport fantastico».