Sì, sì, sìììììììììììì! Eccoli là, sul podio olimpico, Simone Consonni ed Elia Viviani! Una Madison incredibile, 200 giri spettacolari e incredibili ad inseguire una medaglia a tutti i costi, più forti anche della sfortuna.
Una medaglia inseguita con il primo attacco a 126 giri dalla conclusione, 18 tornate fuori per andare a conquistare punti e il giro, poi una difesa intelligente che si fa difficile nel momento in cui a terra volano Belgio e Spagna, con la bici e il casco di Albert Torres che spargono ovunque pezzi di carbonio ma i giudici non decidono di fermare la corsa. Tra attacchi, rincorse ed emozioni, l'unica piccola sbavatura dei nostri campioni che a 20 giri dalla conclusione sbagliano un cambio, le ruote si toccano e Consonni - forse anche troppo lento - finisce per terra. Viviani si difende in coda al gruppo, Simone risale in bici con il ghigno della belva ferita che non vuole arrendersi. Un nuovo cambio, la nuova rincorsa, il posizionamento migliore per la volata e la difesa della medaglia d'argento, alle spalle del Portogallo di Iuri Leitao e Rui Oliveira che hanno meritato il titolo olimpico grazie ad uno straordinario finale di corsa. Bronzo alla Danimarca di Niklas Larsen e di quel signore delle piste che è Michael Morkov che chiude così la sua bellissima carriera.
A proposito di carriera, Elia Viviani sale sul podio olimpico per la terza volta consecutiva dopo aver conquistato l'oro a Rio nell'omnium e il bronzo a Tokyo nella stessa specialità. Il capitano della Nazionale ha tracciato la via, il sentiero anzi una vera e propria autostrada (a Londra 2012 era il solo rappresentante italiano della pista ai Giochi, una mosca bianca spesso additato come un portatore sano di follia): ora tocca ai suoi eredi, che ci auguriamo sempre più numerosi, percorrerla e portare nuova gloria all'Italia. Per ora noi ci alziamo in piedi, ci spelliamo le mani e ci perdonerete se scapperà qualche lacrima. Si mischieranno a quelle di Elia e Simone, a quelle dello staff azzurro, a quelle di tanti appassionati: sono lacrime di gioia. Naturalmente olimpica.