Martina Berta è partita in testa facendoci palpitare il cuore nella prova olimpica del cross country, poi subito dopo le padrone di casa hanno preso in mano la situazione portando via un gruppetto comprendente la campionessa d'Italia. Buona partenza anche di Chiara Teocchi, che con una posizione nel ranking che la faceva scattare più indietro al primo intertempo era già nella top ten.
Al primo dei 7 passaggi al traguardo si è capito che la lotta per le medaglie poteva essere tra quattro atlete: la campionessa del mondo e grande favorita Pauline Ferrand Prevot, la connazionale Loana Lecomte, l'olandese Puck Pieterse e l'austriaca Laura Stigger.
Nel corso della seconda tornata l'iridata di Ineos Grenadiers in sella alla sua Pinarello ha forzato il ritmo staccando Pieterse e Lecomte, con Stigger che sembrava non riuscire a tenere il passo delle avversarie e pure le nostre che perdevano via via posizioni.
Giro dopo giro la fuoriclasse francese, già iridata anche su strada, nel ciclocross e nel gravel ha aumentato il suo margine dimostrando che oggi nessuno avrebbe potuto distoglierla dalla sua missione, laurearsi campionessa olimpica in casa.
Al termine del secondo giro aveva dalla sua 29", quindi 1'01", 1'26", 2'50", 3'17" fino ai 2'57" finali che le sono valsi un tripudio a braccia alzate per la gioia dei tifosi bleau che intonavano la Marsigliese già a due giri dall'apoteosi. Medaglia d'argento per gli USA grazie ad Haley Batten, bronzo per la Svezia con Jenny Rissveds, che ritrova il podio olimpico dopo l'oro di Rio 2016.
Una brutta caduta sul rock garden a 4 giri dalla fine ha tagliato fuori dai giochi Lecomte, costretta al ritiro, mentre l'olandese Pieterse che sembrava avere già l'argento al collo è stata rallentata da un guasto meccanico a 2 giri dalla conclusione, che l'ha relegata ai piedi del podio. Al debutto ai Giochi buona prova delle azzurre con Chiara Teocchi 11a a 5'50" dalla vincitrice e Martina Berta 14a a 6'48, che come tutte le campionesse in gara si sono dovute inchinare a chi dopo 18 titoli mondiali (di cui 5 nel XCO) è finalmente riuscita a mettersi al collo l'oro più prezioso di tutti.
ORDINE D'ARRIVO
1. FERRAND PREVOT Pauline (France) in 1:26:02
2. BATTEN Haley (United States of America) +2:57
3. RISSVEDS Jenny (Sweden) +3:02
4. PIETERSE Puck (Netherlands) +3:23
5. RICHARDS Evie (Great Britain) +3:27
6. STIGGER Laura (Austria) +4:13
7. KELLER Alessandra (Switzerland) +4:41
8. MAXWELL Samara (New Zealand) +4:41
9. TERPSTRA Anne (Netherlands) +5:33
10. VAS Blanka (Hungary) +5:40
11. TEOCCHI Chiara (Italy) +5:50
12. BLUNK Savilia (United States of America) +5:50
13. HENDERSON Rebecca (Australia) +6:42
14. BERTA Martina (Italy) +6:48
15. BOHE Caroline (Denmark) +7:09
16. BENZ Nina (Germany) +7:41
17. HOLMGREN Isabella (Canada) +7:41
18. MITTERWALLNER Mona (Austria) +8:42
19, LOIV Janika (Estonia) +9:03
20, LILL Candice (South Africa) +9:31
21. FREI Sina (Switzerland) +9:32
22. WU Zhifan (People's Republic of China) +10:05
23. MACLEAN-HOWELL Ella (Great Britain) +10:24
24. PEDERSEN Sofie Heby (Denmark)
25. DETILLEUX Emeline (Belgium)
26. BELOMOINA Yana (Ukraine)
27. GORYCKA Paula (Poland)
28. GOULAO HENRIQUE Raiza (Brazil
29. QUEIROS Raquel (Portugal)
30. ZAKELJ Tanja (Slovenia)
31. HOLUBOVA Adela (Czechia)
32. KAWAGUCHI Urara (Japan)
33. RODRIGUEZ SUAREZ Erika Monserrath (Mexico)
34. MWAMIKAZI Jazilla (Rwanda)
DNF LECOMTE Loana (France)
DNF HALBWACHS Aurelie (Mauritius)