Non aveva nascosto di voler puntare alla medaglia d'oro, ma Filippo Ganna deve alla fine accontentarsi dell'argento dopo la cronometro di Parigi 2024. Il piemontese si è fermato a 14" da un Remco Evenepoel che, in questo momento, sembra non aver rivali contro il tempo.
Le sensazioni dopo l'arrivo sono dolci-amare per la locomotiva di Verbania: dolci perché ha conquistato la prima medaglia olimpica su strada, amare perché uno come lui punta sempre al massimo risultato. Ad accoglierlo e applaudirlo dopo l'arrivo c'era anche il Presidente Sergio Mattarella. «Mi spiace averlo fatto aspettare sotto la pioggia e di non essere riuscito a centrare l'oro, che era il mio obiettivo. L'argento non era la medaglia che volevo, ma mi ha battuto un fuoriclasse. È andata meglio rispetto alle ultime Olimpiadi quindi sì, sono contento del risultato - dice Ganna -. Tutti sanno quanto soffra un po’ la pioggia e le strade bagnate, ma ho cercato comunque di inseguire il mio sogno, di tenere il mio ritmo e fare il meglio che potevo. Devo ringraziare tutto lo staff, che mi ha seguito dall’inizio della stagione per ottenere questo risultato, e il mio allenatore Dario Cioni, il primo a credere in me. Stasera festeggeremo comunque».
In tutto ciò, una sbandata ha rischiato seriamente di compromettere la sua crono e la sua Olimpiade: «Ho rischiato davvero tanto in quella circostanza, forse qualcuno da lassù ha voluto risparmiarmi una bruttissima caduta… Avevamo fatto la ricognizione con l’asciutto e col caldo, l’esatto opposto rispetto ad oggi. Sarebbe stato bello farne una questa mattina, ma alla fine dei conti eravamo tutti nella stessa situazione. Son mancati 14 secondi. Sono felice di aver portato la prima medaglia all’Italia, adesso c’è un’altra gara importante da portare a casa».
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