Dello sport, e del ciclismo in particolare, conosceva ogni aspetto, ogni dettaglio. Intanto perché era stato ciclista professionista prima al fianco di Raymond Poulidor e poi al servizio di Jacques Anquetil, e in seguito per averlo raccontato attraverso le immagini catturate dalla sua fotocamera.
Proprio alla fine del Tour ci ha lasciato Jean-Christian Biville.
Era stato Jean-Marie Leblanc, all’inizio degli anni Ottanta responsabile della redazione ciclismo de L’Equipe, a chiedergli di fare da autista ai giornalisti del quotidiano francese sulle strade della Vuelta.
Biville cambiò rapidamente il suo taxi con le mitiche vetture rosse del quotidiano francese, partì per la Spagna senza dimenticare la sua fedele macchina fotografica, vecchio amore di gioventù.
Da allora Jean-Christian Biville non si è più fermato: sempre in viaggio per una nuova corsa, un nuovo reportage, una nuova immagine da scattare. E adesso è volato via per andare a raccontare tante altre storie, lassù.
Per rendergli omaggio L'Equipe ha scelto per aprire il servizio quella che viene considerata la foto più bella di Jean-Christian Biville: il "mostro" che pedala è Wilfried Peeters alla Parigi-Roubaix.
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