LA RIFLESSIONE. CICLISTI SULLE STRADE: DIRITTI SI', MA SOPRATTUTTO DOVERI

NEWS | 23/07/2024 | 08:14
di Fabrizio Iseni

Ci sono immagini che valgono più di molte parole. E questa dimostra che se tanto è stato fatto per la sicurezza dei ciclisti, ancora più strada bisogna percorrere per sperare che comportamenti responsabili vengano adottati innanzitutto da chi li invoca.


Sono stato per anni tra gli sponsor della Nazionale italiana di ciclismo e da sempre un grande appassionato di uno sport sano che coinvolge più persone perché unisce alla buona abitudine di praticare attività fisica all’aria aperta una sensazione unica di libertà. Ma con dei limiti. Perché se la libertà viene percepita come uno stato di autonomia essenzialmente sentito come un diritto, sulla strada ci sono dei doveri a cui i ciclisti non si possono sottrarre.


Capita di trovarli in mezzo alla carreggiata per proteggersi dalle buche che riempiono purtroppo le nostre strade. Ma è l’unica eccezione a un comportamento tanto pericoloso quanto quello di non indossare il casco. Vale la pena continuare a sostenere il ciclismo amatoriale e agonistico quando certi atteggiamenti lascerebbero supporre che tanta attenzione non è meritata? La risposta è pleonastica, perché il comportamento di pochi non può nascondere le buone abitudini dei tanti con un’educazione stradale corretta. Ma il rispetto delle norme non deve mai diventare marginale rispetto a ciò che è precipuo. L’articolo 3 del Nuovo codice della strada inserisce i ciclisti tra gli utenti deboli in quanto meritevoli di una tutela particolare. Questo non deve però sottrarli da adottare comportamenti responsabili, con la consapevolezza che loro stessi possono diventare un pericolo per chi li incrocia lungo il percorso. Proteggere se stessi per proteggere gli altri: è questa l’unica regola che conta sulla strada.

Copyright © TBW
COMMENTI
L'immagine
23 luglio 2024 10:05 Bullet
Visto che certe immagini valgono più di mille parole, a centro carreggiata c'è una banchina di separazione delle corsie per cui anche fossero stati in fila indiana come si pensava di superarli mantendo una distanza minima di sicurezza coi ciclisti? Non si deve andare così ma in quel tratto anche una bici da sola opportunamente a destra non è sorpassabile da nessun veicolo e quindi mi chiedo che senso ha usare questa foto come esempio di malcostume di alcuni ciclisti, la prossima volta è meglio scegliere una foto in cui non ci possa essere nessuna attenuante se si vuole fare una campagna seria contro i comportamenti sbagliati dei ciclisti.

Percentualmente
23 luglio 2024 11:45 lupin3
quanti ciclisti muoiono in Italia in un anno perché sono in mezzo alla carreggiata?

Bullet
23 luglio 2024 11:47 Hal3Al
è bene ricordare anche che è vietato il sorpasso in prossimità o in corrispondenza di un attraversamento pedonale.

Guardacaso
23 luglio 2024 11:49 Albertone
In 9 articoli su 10, non ve lo ricordate. Immagini del genere, sono all'ordine del giorno. Poi, se capita l'incidente, si e' qui a frignare o a dare sempre le colpe ad altri. Questa e' l'Italia.

Come…
23 luglio 2024 12:20 lele
…non dar ragione.
Per chiedere rispetto bisogna dare rispetto.
Aggiungo che l’esempio deve venire dall’alto. Vivo in un paese di montagna molto frequentato d’estate da prof e squadre. Loro dovrebbero essere i primi nel dare esempio, spesso purtroppo non lo danno. Siamo i deboli sulla strada ma spesso male educati. Si potrebbe parlare un’ora di Spagna, doppia fila, distanze. Alla fine dovrebbe prevalere buonsenso ed educazione. Noi cadiamo, ci spacchiamo e moriamo, voi arrivate 30 secondi prima…..

Come se
23 luglio 2024 12:42 Miguelon
Come se il problema fossero i ciclisti. Al netto degli incapaci che stanno in normale proporzione in ogni ambiente e contro cui c'è poco da fare. Questi sono solo scritti volutamente polemici e perciò sterili.

Immagine
23 luglio 2024 13:45 GianEnri
Anche per me questa foto non rappresenta un grave comportamento negativo dei ciclisti. Nelle strade strette mi sento più sicuro al centro della carreggiata e dove si allarga mi sposto a destra per agevolare il sorpasso in sicurezza dei veicoli.

Doveri e diritti
23 luglio 2024 14:17 Manlio
Diritti si ma soprattutto doveri dovrebbe valere per tutti non solo per i ciclisti.

X Gianenri
23 luglio 2024 16:32 Giovanni c
No infatti. Giusto marciare cosi. Poi, se si fa un incidente, fa niente. Ma che ragionamento e' ?

Conseguenza
23 luglio 2024 16:55 antonioserpe
Cosa sarebbe successo se questi tre ciclisti si fossero messi in fila indiana sulla destra? Che quasi certamente sarebbe arrivato l'automobilista fenomeno che pur di guadagnare 5 secondi, avrebbe forzato il sorpasso cercando di passare, facendo il pelo sia alla banchina che ai ciclisti. Così è stato costretto ad aspettare e sorpassare più avanti, con più spazio a disposizione.

Non un bel vedere
23 luglio 2024 17:02 titanium79
Di certo, non e' inusuale vedere scorazzare così tanti ciclisti. Il pericolo e' alto. Inutile girarci attorno. I primi a dover stare in campana siamo noi !!

Pericolo
23 luglio 2024 17:31 ghisallo34
Camminare in mezzo alla strada e' comunque pericoloso.

Pericoloso
23 luglio 2024 17:48 Carbonio67
E' una situazione di pericolo, stare cosi come nella foto.

antonioserpe
23 luglio 2024 18:28 VERGOGNA
hai centrato in pieno quello che dico da anni... a un certo punto è questione di sopravvivenza. Detto questo, io ormai esco quasi sempre da solo. Non mi suona nessuno ma ad ogni uscita rischio la vita dalle 3 alle 5 volte, e non esagero. Quando esco in compagnia, 3/4 al massimo, ci becchiamo accidenti e suonate varie, ma rischiamo molto meno.

Io
23 luglio 2024 19:12 Bicio2702
consiglio sempre in città trafficate di stare al massimo corretti, quindi mai nel mezzo, sempre in fila e rispettare il codice.
Poi fuori città con meno traffico e strade libere, ci si può rilassare un po' di più.

Ciclisti italiani
24 luglio 2024 06:57 biglux
Avete presente come guidano mediamente gli italiani? Trasferite queste pessime e maleducate abitudini ai ciclisti e otterrete lo stesso: gente che va in tripla-quadrupla fila, che brucia puntualmente semafori rossi, che non si ferma alle rotonde, che non da la precedenza ai pedoni sulle strisce. Da un povero paese non si può pretendere educazione e correttezza. Siamo mediamente degli sfigati. Un italiano atipico e molto sfiduciato che h appena trascorso le vacanza in Spagna dove i ciclisti sono supertutelati e gli automobilisti mettono sempre la freccia, si fermano alle strisce e alle rotonde, danno la precedenza.

Ma andiss
24 luglio 2024 09:10 MARCO73a
Sono automobilista motociclista e ciclista. In ognuna di queste vesti porto rispetto per gli altri. Dove manca il rispetto ci vogliono controlli e punizioni. L Italia è senza controllo, direi da molto tempo, un Paese al contrario. E più si è piccoli e deboli (cisclisti compresi), più ce ne si rende conto. Io VOGLIO vedere N pattuglie di stradale, ma non a fare posti di blocco per elevare multe, ma a CONTROLLARE IL TRAFFICO, cercando di evitare i comportamenti scorretti, di tutti. Le patenti dovrebbero essere ritirate come panni asciutti. Multe salate a chi commette infrazioni pericolose. Il bel paese...ma andiss a cagher.

biglux
24 luglio 2024 16:54 Cicorececconi
Hai esattamente scritto cio' che penso. Ieri sera ne ho trovati 3 affiancati (alle 21), dietro una curva, come fossero ad una sagra di paese con strade chiuse. Cosa vuoi dire a certa gente !?!? Sono gli stessi, che quando capita, poi danno del cornuto all'asino. Facendo la parte del bue,ovviamente.

Educazione
24 luglio 2024 17:09 siluro1946
Negli ultimi due weekend si sono verificati 41 e 24 morti fra gli automobilisti, si sono "uccisi" fra loro, come possono criticare?

Sempre in 3
24 luglio 2024 18:29 Bullet
Se parli con un automobilista dirà che i ciclisti sono sempre in 3 affiancati...a volte mi stupisco che non dicano 4.

@ bullet
25 luglio 2024 00:21 Cicorececconi
Non farmi il vice Fransoli. Io pedalo poco, ma ci vado. Il fatto che ho visto e ' solo l'ultimo. Non dirmi che certe scene non le vedi anche tu. Faccio circa 8.000 kmt annui da solo, ma vedo. Tu pedali piu' di me e vedrai piu' di me.

@cico
25 luglio 2024 10:09 Bullet
Pedalo molto meno di te lo assicuro, però anche in auto è raro vederne tre soprattutto se si parla di zone un po' trafficate, poi nella stradina di campagna dove ci sono pochissime auto e si sente arrivare la macchina da dietro e ci si sposta quando si sente arrivare è più probabile non lo metto in dubbio ma dove c'è un minimo di traffico o stradoni personalmente è un bel po' di anni che non li vedo. Anche in due affiancati ormai solo nei gruppi della domenica mattina o negli allenamenti dietro moto/auto delle squadre giovanili in settimana, ma di solito sono segnalati da una scorta e comunque camminano forte, se no quasi sempre singoli o in fila si vedono, parlo per me chiaro.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Era in calendario per il prossimo 20 ottobre ma l’edizione numero 102 della Coppa d’Inverno non ci sarà. La storica e blasonata competizione per Elite e Under 23 organizzata dalla U.S. Coppa d’Inverno è stata ufficialmente cancellata nei giorni scorsi...


Assegnati i titoli del Keirin allievi e dell’Omnium esordienti maschile e femminile ai Campionati Italiani su pista Giovanili di Noto. Iniziamo con il keirin allievi vinto dal veneto Riccardo Benozzato sul friulano Massimo Podo (argento) e sul lombardo Mattia Arnoldi...


Cala il sipario sulla carriera di Vittoria Bussi, con una sfida vinta a metà e l'ennesima lezione imparata da condividere con chi l'ha sempre seguita e sostenuta. L'atleta romana,  detentrice del record dell'ora (50, 267 km, stabilito ad Aguascalientes il 13 ottobre...


Stavolta sarà lui a scendere in corsa: David Lappartient, presidente dell'Uci, è uno dei sette candidati alla massima poltrona dello sport mondiale, quella di presidente del Cio. L'attuale numero uno, Thomas Bach, sta infatti per concludere il proprio mandato e...


Giornata sfortunata, quella di ieri al Matteotti, per la VF Group Bardiani CSF Faizané: a causa di una borraccia rimbalzata in mezzo alla strada, infatti, la formazione reggiana ha visto tre corridori finire a terra in un tratto di discesa...


Da ormai mezzo secolo fotografa gregari e campioni di ciclismo al Giro d'Italia, al Tour, alla Vuelta, alle cento e passa gare che in un anno si disputano nel mondo. Roberto Bettini iniziò a 15 anni, fotografando la prima vittoria...


Fiocco rosa e festa grande in casa di Matteo Fabbro: all'ospedale di San Marino è nata Ginevra. La piccola, che pesa 3 chili, e mamma Corinna stanno bene, papà Matteo è naturalmente al settimo cielo. E a tutti loro giungano...


Successo della Lombardia nella Velocità a squadre allieve ai Campionati Italiani su pista Giovanili in svolgimento al velodromo Paolo Pilone di Noto in Sicilia. Martina De Vecchi, Anna Bonassi e Giulia Costa Staricco hanno conquistato il titolo tricolore superando il...


Le immagini delle telecamere fisse inquadrano Tadej Pogacar in fondo al lunghissimo rettilineo di Montreal, ad un certo punto uno scarto evidente verso sinistra, una mano che si allunga e nell'inquadratura entrano un braccio e una parte di torso vestito...


Mathieu van der Poel sapeva che in uno sprint di gruppo il titolo di campione europeo non sarebbe stato suo, per questo ha tentato in ogni modo di mettere in atto la sua strategia e di attaccare lungo il percorso....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024