La tappa con gli sterrati non ha stravolto la classifica generale e tra i tre grandi favoriti - Pogacar in maglia gialla, Evenepoel miglior giovane e Vingegaard vincitore uscente del Tour - tutto è rimasto invariato. Nella frazione con partenza e arrivo a Troyes lo spettacolo non è mancato, ma a Pogacar non è piaciuto avere Vingagaard incollato alla sua ruota in particolare quando il danese non ha voluto collaborare con i cambi.
«Penso che Visma - Lease a Bike si sia concentrata troppo su di me sottovalutato gli altri – ha detto Pogacar infastidito dopo il traguardo - Penso che Vingegaard abbia paura di me. Altrimenti avrebbe collaborato quando siamo andati via. Oltretutto aveva un altro compagno di squadra quindi erano in maggioranza. Ma pensano solo alla mia ruota, non a quella di Roglic o Evenepoel».
Pogacar oggi ha cercato di fare la differenza e quando Vingegaard è stato costretto a prendere la bici del compagno Tratnik, lo sloveno pensava di poter andare via da solo, ma così non è stato e Vingegaard è riuscito a rimanere alla sua ruota correndo anche con una bici non sua.
Anche quando Evenepoel, Pogacar e Vingegaard si sono staccati dagli altri a settanta chilometri dal traguardo, la collaborazione tra i tre si è interrotta, proprio per la mancata collaborazione del capitano della Visma-Lease a Bike. «Naturalmente questo suo modo mi ha infastidito. Remco e io abbiamo fatto uno sforzo importante. Siamo andati in fuga, Jonas era con noi e questo vuol dire che sta bene, che ha un’ottima forma, ma non ha aiutato».
La prima settimana di corsa si è conclusa oggi e domani ci sarà il primo giorno di riposo. Tutte le squadre dovranno tirare le somme e fare i primi bilanci e la situazione in classifica generale rimane invariata. Pogacar in maglia gialla con 33” di vantaggio su Evenepoel e Vingegaard terzo staccato di 1’15”.
«Avremmo potuto avere la certezza dell’intero podio. Potevamo essere primi, secondi e terzi con un distacco maggiore. Ma la Visma non lo avrebbe accettato perché si concentrano solo su di me. Forse sottovalutano gli altri, ma vedremo cosa succederà nelle prossime due settimane. Ognuno segue il proprio percorso e la cosa non mi disturba. Mi piace correre con il cuore e oggi era il giorno giusto per farlo».