Sabato l’avevamo visto arrivare in parata lasciando la vittoria al compagno di squadra Adam Yates, ma ieri al Tour de Suisse il protagonista numero uno è stato Joao Almeida che si è preso la cronometro conclusiva della corsa elvetica rispettando ampiamente il pronostico. Se le previsioni sono state confermate per la vittoria di giornata, lo stesso non si può dire della classifica finale dove la prima posizione di Adam Yates ha retto per un ampio margine di 22”. Il piano in casa Uae è stato a favore del britannico fin dalle prime frazioni con un Almeida a metà tra il soddisfatto e lo scontento che con un’ottima forma si è portato a casa ben due vittorie di tappa.
«Vincere il Tour de Suisse era praticamente impossibile – ha detto Joao Almeida mettendo le cose in chiaro - visto che alla partenza della crono ero staccato di 31” , un vantaggio troppo ampio per essere colmato soprattutto perché Adam è un atleta molto forte. La parte in cui potevo fare la differenza era il tratto iniziale in pianura, ho cercato di fare una prova in progressione aumentando la potenza fino a dare tutto nella salita finale. Il mio unico obiettivo era superare me stesso e penso di esserci riuscito, sono molto contento del risultato perché è una vittoria sia per me che per la squadra».
Si tratta della terza vittoria stagionale per Joao Almeida che finalmente sembra aver trovato la forma in un 2024 in cui ha accumulato non poca sfortuna. Sono buone notizie soprattutto per Tadej Pogacar che, già spinto verso il Tour che prenderà il via dall’Italia il prossimo 29 giugno, potrà contare su un portoghese in fortissima crescita. «Quest’anno ho cambiato preparatore e di conseguenza anche il metodo di lavoro – prosegue Almeida – purtroppo questa stagione non è stata per me molto fortunata, ho avuto molti intoppi a causa dell’influenza e quindi non ho mai potuto prepararmi al meglio né tantomeno raggiungere il picco di forma. Ho lavorato tanto e finalmente tanti sacrifici stanno dando i loro frutti. Esco da questo Tour de Suisse contento e soddisfatto, ma soprattutto con la consapevolezza di essere ritornato competitivo. Mi sto rendendo conto che le corse a tappe come queste rientrano perfettamente nelle mie caratteristiche e mi piacerebbe ritornare per vincerla, chissà, forse già dal prossimo anno».
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