RESTIAMO ANTICHI

TUTTOBICI | 29/05/2024 | 08:12
di Gian Paolo Ormezzano

Sempre più ritengo che il ciclismo deve imporsi di frequentare a ol­tranza e ribadire la sua tradiz­ione comportamentale, i vecchi modi di presentarsi, anche il rituale scemotto ma tenero delle premiazioni con sindaci tronfi e girls dimesse, pur di restare se stesso e non cedere al modernismo che il calcio si è lasciato appiccicare anzi sbattere addosso dalla te­levisione e che il tennis (sto dicendo dei tre grandi e grossi sport del momento, un mo­men­to che può anche farsi lun­ghissimo, di secoli) affannosamente cerca per non essere, quando giocato da atleti non personaggi, cioè non mat­ti artificiali, di una noia mortale.


Il calcio che stiamo ve­dendo e si capisce so­prattutto televedendo, è una recita fasulla, balorda. Con la pubblicità che co­manda troppo. Un esempio: la partita finisce, è stata acre e an­zi violenta, c’è chi si sente derubato e chi non vuole passare per truffatore, l’arbitro è spintonato, insultato, sul campo i giocatori stanno per venire alle mani, però deve andare in onda la pubblicità, e in onda ci va. L’of­ferta/recupero di quelle immagini in replay sarà, se ci sarà, dosata, selezionata, manipolata. Nel ciclismo invece il ciclista ha appena passato da vincitore il traguardo, niente pubblicità im­pellente, la telecamera lo se­gue nel suo rallentare slalomando tra fotografi e addetti vari sino a che lui approda al direttore sportivo, alla moglie o chi per essa (a quando il primo fidanzato di un corridore?), ad un amico per l’abbraccio. Che poca cosa, che bella cosa.


Sta par arrivare - o è già arrivato ma non ci hanno informati bene - il tempo della dominazione targata IA, intelligenza artificiale, anzi ormai AI, che il pseudo inglese mondializzato e mondializzatore predilige l’aggettivo prima del sostantivo. Chissà cosa combineranno calcio e tennis & c. con le nuo­ve diavolerie. Io spero che il ciclismo non combini nulla, che si faccia sempre più ciclocross “da toccare” per strade impervie, bianche. Che le miss-tappa bacino ancora il vincitore, a ognuna una guancia, e rossetti che lascino il se­gno. E - ripeto - sindaci su sindaci, pazienza se anche assessori su assessori. E per le strade, specie quelle in salita, no­bili pazzi tifosi indisciplinati che rischiano di far cadere il ci­clista, folle che fanno muro, muro che si apre all’ultimo, sempre miracolosamente.

Io spero per il ciclismo in tifosi ancora e sempre felici di visionare con i loro occhi i pochi attimi della corsa che passa e va, corsa di cui comunque capiscono tutto, e non mai tifosi che magari, pur essendo di persona insardinati lì allo stadio, si proiettano sul display personale, su fasi della partita, per vederle e rivederle e esaltarsi e plaudire recriminare infuriarsi. Io spero che il ciclismo non solo consenta ma obblighi a lavorare di fantasia, immaginandoci la corsa che non si vede se non per rapide immagini quasi subliminali, e anche a dilatare la fantasia con l’amorosa sensibilità personale. Spero che anche da seduti si teleassista ad una continua Roubaix, a tante Roubaix fremendo di paure amorose, perché i pedalatori possono cadere su quelle pietre, e fremendo di brivido caldo se cadono.

Spero anche che i ciclisti professionisti guadagnino sempre il giusto e mai il troppo, in un mondo dove il denaro comanda tutto, dal crimine in giù. Aspetto pure il ciclista che sanamente-santamente pizzica la natica della miss tappa, mentre il calciatore è ormai bipede da stupri eccelsi e orge miliardarie con le fans. Voglio che il ciclismo mio sia sempre più zoo popolare drenato da povere bestie come siamo anche noi.

So già che perderò, ma è così bello battersi. So già che anche il ciclismo si teledeturperà di male attrazioni nel programma (tremende le avvisaglie dagli ultimi Mondiali), so già che verrò scavalcato, con il mio pesante bagaglio di passato, dall’agile tecnologico futuro. Ma è così bello poterlo scrivere, e trovare chi ti ospita. E for­se chi ti legge. E forse, “for­sissimo”, chi ti si affianca.

da tuttoBICi di maggio

Copyright © TBW
COMMENTI
Ormezzano
29 maggio 2024 09:15 Alverman
Grande Ormezzano,ultimo grande poeta dello sport ,condivido pienamente quello da lei scritto,speriamo che il ciclismo rimanga sempre lo sport più antico ,epico e naturalmente povero, purtroppo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Secondo posto e medaglia d'argento per l'Italia nella prova iridata del Team Relay (Staffetta mista) che oggi ha inaugurato i Campionati del Mondo di Ciclocross a Liévin, in Francia. La formazione azzurra, composta da Gioele Bertolini, Mattia Agostinacchio, Lucia Bramati,...


Oggi e domani si terrà ad Arras in Francia, in concomitanza con i Campionati del Mondo di ciclocross di Liévin, una riunione del Comitato direttivo dell'Unione ciclistica internazionale. E’ chiaro che durante questo incontro verrà affrontata anche la situazione relativa...


Alle 12:30 prenderà ufficialmente il via la tre-giorni iridata di ciclocross a Liévin, nel nord della Francia, con la team relay di cui l'Italia è campione d'Europa. Uno dei sei elementi schierati dal c.t. azzurro Daniele Pontoni è l'Under 23...


Dopo le ultime notizie sui conflitti in atto al confine tra Congo e Ruanda, in Belgio - che in passato ha avuto delle colonie in Africa - si sono intensificate le domande a Golazo, società belga organizzatrice di eventi sportivi,...


Domani uscirà il nostro mensile tuttoBICI di febbraio e, tra le numerose interviste, potrete pure leggere quella di Patrick Iannarelli a Serge Parsani, team manager della ex Corratec che ora si chiama Solution Tech Vini Fantini, nella quale si parla...


Gian Paolo Ormezzano se n’è andato il 26 dicembre scorso. Pochi giorni prima, mancava una settimana a Natale, accompagnato dal solito entusiasmo ci ha inviato il suo articolo per il numero di gennaio. L’ar­ti­colo è questo. L’ultimo. Ciao GPO e...


Il 2024 per Mathieu Van der Poel è stato un anno straordinario, ma il 2025 potrebbe esserlo ancora di più, perché per questo talento assoluto la voglia di vincere non si ferma mai. Nella scorsa stagione ha conquistato due Classiche...


Mentre i suoi colleghi e colleghe in azzurro si preparano ad affrontare la team relay che oggi apre il gran weekend dei Mondiali di ciclocross, Carlotta Borello è in viaggio verso Liévin dove domani pomeriggio affronterà il suo primo Mondiale...


Se ne è andata di inverno, per il bambino Paolo, l’estate dei suoi anni. Se ne è andata a dicembre, ancora prima del solstizio e di Natale, con la scomparsa a 90 anni di Rik Van Looy, il grande ciclista...


Prendendo a prestito il titolo da una celebre pellicola degli anni Sessanta ("Those Magnificent Men in Their Flying Machines", nel cui cast figura anche Alberto Sordi), il museo AcdB presenta una mostra - "Quei temerari sulle macchine a due ruote:...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024