Fallito un altro tentativo dei dirigenti Uae di convincere Pogacar a evitare rischi: alla partenza di Mortegliano lo sloveno è arrivato in sella alla bici sul tetto sull’ammiraglia.
Nuova conferma nel sentire il coro «Milan, Milan» alla partenza della tappa friulana: sia calcio o ciclismo, chi tifa Milan è contento anche dopo un secondo posto.
Smentito dalla Rai che la Caporetto sul meteo dei commentatori, che avevano dato per certa l’assenza di pioggia, non è dovuto alla perdita di «Che tempo che fa».
«Jalabert, quando sta bene, ama fare queste tappe» (Davide Cassani, opinionista Rai, dimostra di saper guardare al presente senza perdere d’occhio il passato).
Perplessità in un team che ha come meccanico un grande tifoso della Juve: un corridore che parlando di pneumatici gli ha detto “28“ si è sentito rispondere «38 sul campo».
Delusione per Pogacar: dopo aver vestito la maglia azzurra sul podio pensava di poter partecipare alla pedalata Mediolanum che si terrà prima della tappa del Grappa.
L’organizzazione chiarisce che la scritta Mollo a bordo strada è riferita a uno sponsor del settore attrezzature e non al Giro dopo tutta la pioggia presa in questa edizione.
«Pogacar non molla il paraurti dell’ammiraglia Uae» (Giada Borgato, motocronaca Rai, rivela come la maglia rosa coltivi ambizioni da carrozziere).