L’assocorridori precisa che il primo ad andare in fuga nel tappone dimezzato dal freddo è stato Frigo per una scelta strategica del suo team e non perchè il più adatto alla giornata.
L’organizzatore Rcs sottolinea che la legge del taglione è un principio di diritto che risale a epoche antiche e non l’abitudine a mutilare i tapponi del Giro avversati dal maltempo.
Comunicato Rai: la Maratona delle Dolomiti, alla quale il Processo ha fatto un maxispot, è una corsa amatoriale e non il girovagare dei corridori per scegliere dove far partire la tappa.
Perplessità dopo che Tadej Pogacar ha dichiarato «posso vivere senza vincere il Giro, ma non senza la pasta»: alla partenza Thomas ha offerto allo sloveno un piatto di maccheroni.
Continua il feeling fra Julian Alaphilippe e Mirco Maestri: fra la fuga di Fano e quella in Valgardena, la sera del giorno riposo si sono visti in un ristorante di Livigno per una cena a lume di candela.
Chiarimento della direzione di corsa sul programma iniziale della tappa di Livigno: il primo stop era previsto in un parcheggio per cambiarsi, non per scambiarsi.
Smentita dalle autorità locali la notizia che il passaggio sullo Stelvio sia stato interrotto in località Bagni Vecchi per segnalare che si stava buttando il tappone nel cesso.
«Mi sono fatta venire il torcicollo a forza di guardare indietro» (Giada Bordato, motocronaca Rai, ha un modo tutto suo di seguire da vicino la corsa).
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