Nella situazione di continua incertezza della mattinata livignasca, le parole dell'organizzatore del Giro d'Italia Mauro Vegni in seguito alla decisione di effettuare 18 chilometri "neutri" (poi annullata pure questa parte iniziale causa neve) per poi partire ufficialmente fra due ore al di là dello Stelvio e del confine svizzero. «La montagna è così, a volte bisogna dover affrontare certe situazioni - afferma Vegni a Rai Sport -. La nostra decisione non è certo spuntata fuori all'improvviso, era qualcosa di previsto dal protocollo stabilito ieri: abbiamo provato ad attendere predisponendo dispositivi di sicurezza ulteriori per i corridori, ma in caso di peggioramento delle condizioni avremmo evitato di andare sull'Umbrailpass. E così è stato, sarebbe stupido affrontare certi rischi soprattutto in discesa. Ovvio che se chiedi ai corridori se amano pedalare sotto pioggia e neve ti dicono di no, ognuno ha il suo punto di vista rispettabile ed è una normale dialettica. Dal canto nostro speriamo che siano soddisfatti perché siamo andati incontro a tutta questa discussione.»