La seconda settimana del Giro è iniziata e Tadej Pogacar ieri ha preferito non attaccare sulla salita finale verso Cusano Mutri. La vittoria è andata al francese Valentin Paret-Peintre, mentre lo sloveno in maglia rosa ha preferito risparmiare energie in vista delle prossime tappe, sottolineando che la vittoria deve lasciarla anche agli altri. «È stata dura in salita, se avessimo insistito tutti saremmo rientrati sulla fuga. Poi, come in tanti mi dicono, bisogna condividere la torta con gli altri, a volte si possono cogliere delle chance, a volte no. Quella di ieri era una tappa dove le possibilità erano da 50 e 50 per cento».
Pogacar nella prima settimana di corsa ha chiuso con un bilancio positivo, conquistando tre tappe e la maglia rosa di leader della corsa. «A Prati di Tivo era più facile andare a prendere la fuga, durante la tappa di ieri ho anche guardato un po’ dentro di me e ho pensato che dobbiamo pensare a tutto il Giro e non solo alle prime tappe. Adesso ci saranno tre giornate più facili, poi sarà la volta della cronometro e domenica ci sarà la tappa regina ed entrambe saranno molto importanti per me».
Lo sloveno non vuole sminuire la corsa italiana e con fermezza ha detto che il Giro e il Tour sono abbastanza simili. «Il Giro, per come ho visto, è molto simile alle altre grandi corse a tappe. Si fa tanta fatica e noi fin dal terzo giorno eravamo stanchi, ma è un fattore che viene accettato. Sei stanco la sera quando vai a letto, se sei stanco la mattina quando ti alzi. È una stanchezza cronica. Cerchi di mangiare il più possibile, di riposare, fare massaggi, devi centellinare tutto. Per questo dopo un grande giro vogliamo un po' di riposo».
Pogacar quest’anno tenterà la grande impresa di vincere sia il Giro che il Tour de France ed è ottimista per il risultato. «Sono molto fiducioso sulle mie possibilità, sono fiducioso per le tappe in salita e per quelle a cronometro. La cosa più importante per me sarà essere pronto per sabato, questo è il mio obiettivo e poi vedremo cosa succederà a luglio».