Julien Alaphilippe ha corso su muri e pietre delle classiche fiamminghe con una frattura alla testa del perone sinistro. Lo ha raccontato lo stesso corridore francese in una intervista concessa a Le Parisien: «Dopo la caduta alla Strade Bianche, ho affrontato la Tirreno-Adriatico con risultati pessimi e la Sanremo (dove è giunto nono, ndr) ma sentivo che qualcosa non andava per il verso giusto. Con l'equipe medica abbiamo deciso di fare degli esami che hanno dimostrato che avevo una frattura della testa del perone. I medici mi hanno detto che in vista delle classiche delle Fiandre spettava a me prendere la decisione».
E ancora: «Non ho voluto dirlo perché non volevo che la gente pensasse che stavo inventando delle scuse. Sono stanco di affrontare difficoltà e lottare contro di esse invece di dedicarmi semplicemente a tornare al mio vero livello. Così ho deciso di non fare nulla e di correre. È stato un errore mio, quele sono già gare molto difficili quando sei al 100%: ho lasciato decidere la testa al posto del ginocchio».
Alaphilippe è arrivato 49esimo alla E3 Saxo Classic, 26esimo alla Dwars door Vlaanderen e 70esimo al Giro delle Fiandre. Ora salterà, come previsto dal suo programma, le classiche delle Ardenne per prepararsi al suo debutto assoluto al Giro d'Italia e rincorrere una maglia per i Giochi Olimpici.
«Perché ho corso lo stesso? Perché ero super motivato ed era difficile, dopo tutto il lavoro svolto, non essere al via di quelle classiche. Voglio solo pensare ad andare avanti, non dover rispondere a quello che la gente dice di me. So che un giorno sarò di nuovo al via di una grande gara in cui potrò giocarmi il successo: lo penso profondamente».