L'UCI E I CASCHI DA CRONO. VIETATE LE "CALZE" SPECIALIZED, SARANNO ESAMINATI I CASCHI GIRO, RUDY PROJECT E POC

TECNICA | 05/03/2024 | 15:30

La costante ricerca di prestazioni migliori e la sempre maggiore attenzione ai dettagli sta portando i team di professionisti e i produttori di apparecchiature a sviluppare le loro componentistiche sempre più velcemente e con design sempre più radicali. L'Unione Ciclistica Internazionale chiarisce oggi la sua posizione in merito alla categoria del casco.


In primo luogo, l'UCI ha recentemente informato Specialized di una revisione che aveva condotto sul componente della "calza per la testa" del casco TT5 dell'azienda americana. Questa revisione è stata effettuata per determinare se il casco fosse in linea con l'articolo 1.3.033 del Regolamento UCI, che vieta l'uso di componenti "non essenziali" che non siano esclusivamente per scopi di abbigliamento o sicurezza.


Dopo aver condotto un processo approfondito, che ha incluso la consultazione di Specialized, nonché l'esame della documentazione legata alla certificazione del casco, alle istruzioni di sicurezza e alle informazioni provenienti da fonti pubbliche, si è concluso che la calza per la testa è un componente "non essenziale" (articolo 1.3.033 del Regolamento UCI). Di conseguenza, a partire dal 2 aprile 2024, la calza per la testa integrata nel casco TT5 non sarà più consentita per l'uso in occasione di eventi del calendario internazionale UCI.

Per quanto riguarda il casco prodotto da Giro Sport Design, che è stato utilizzato dal Team Visma | Lease a Bike al prologo della Tirreno-Adriatico, così come il casco Rudy Project Windgream HL 85 (utilizzato dalla Bahrain Victorious) e il casco Poc Tempor (utilizzato da diverse squadre), l'UCI riconosce che, sebbene ciò possa non contravvenire direttamente ai regolamenti UCI esistenti, solleva una questione significativa riguardante l'attuale e più ampia tendenza nel design dei caschi da cronometro, che si concentra più sulle prestazioni che sulla funzione primaria di un casco, ovvero garantire la sicurezza di chi lo indossa in caso di caduta.

Alla luce dell'evoluzione di queste situazioni e di altri problemi incontrati negli ultimi anni, in relazione al requisito della disponibilità commerciale, al divieto di componenti non essenziali e alla forma e dimensione dei caschi da cronometro, l'UCI intraprenderà una revisione delle sue regole sulla progettazione e l'uso dei caschi in competizione. In tal modo, intende garantire che essi definiscano un quadro chiaro e coerente con gli obiettivi perseguiti. Eventuali modifiche al regolamento attuale saranno comunicate tempestivamente dopo la sua adozione da parte degli organi competenti dell'OIC.

comunicato Uci

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COMMENTI
Casco
5 marzo 2024 18:14 Bullet
Dopo il tanto parlare del casco Visma guarda caso partono i controlli. Se l'han fatto sicuramente rispetta le regole attuali e se le cambiano o ne mettono di nuove mi chiedo chi ripagherà dei soldi investiti tra galleria del vento e altro per svilupparlo...spero almeno per il 2024 glielo lascino usare se cambiano in corsa.

Buona notizia
5 marzo 2024 20:59 italia
Perché se passa il principio che il casco deve essere costruito in modo garantire la protezione in caso di caduta, quello usato dagli inseguitori della Danimarca con quelle derivazioni laterali, non dovrebbe essere conforme al principio dettato dall’UCI.

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