Ieri è iniziata ufficialmente la stagione di Mark Cavendish. Il trentottenne britannico è tra i protagonisti del Tour di Colombia e, mentre sarà impegnato a vincere in Sudamerica, con la mente è già al prossimo Tour de France, dove cercherà di battere il record di vittorie che condivide con Eddy Merckx.
«Per un velocista contano solo le vittorie – ha detto Cavendish prima del via della corsa colombiana –: non importa se fai un secondo o un terzo posto, perché verrai giudicato solo per il numero di vittorie che riuscirai ad ottenere in carriera».
Lo scorso luglio, durante l'ottava tappa del Tour de France, il velocista dell’ Astana Qazaqstan cadde a terra e le telecamere lo ripresero mentre era in una macchina che abbandonava la corsa con lo sguardo perso nel vuoto. Il verdetto fu pesante e gli venne riscontrata la frattura di una clavicola e di conseguenza la fine della stagione e della carriera. Il recupero è stato buono: questo e l’intervento di Vinokourov, numero uno del team kazako, lo hanno portato a cambiare idea e a rimandare quel ritiro definitivo dalle corse che aveva annunciato a maggio durante il Giro d’Italia.
Cavendish è tornato di nuovo in sella e quest'anno vuole battere il record di 34 successi alla Grande Boucle che condivide con Eddy Merckx, utilizzando un approccio diverso rispetto allo scorso anno. Il corridore dell’Isola di Man è andato in Colombia non solo per gareggiare, ma anche per seguire un lungo allenamento in quota insieme ai suoi compagni di squadra.
«Inizialmente ho faticato a respirare, in particolare nelle prime due settimane – ha spiegato il campione britannico –. Adesso capisco la facilità che hanno i corridori colombiani quando corrono da noi in Europa».
Il velocista dell’Astana naturalmente è uno dei favoriti per vincere le tappe con arrivo in volata - ieri è arrivato terzo nella frazione inaugurale - ma il suo intento non sarà solo questo.
«Certo che penso sempre al Tour de France. Ho sempre pensato al Tour nella mia carriera, ma questo non vuol dire che devi prendertela comoda nelle altre gare e quindi cercherò di dare il massimo anche in Colombia. Quando sei un velocista vieni giudicato in base alle tue vittorie. Secondo, terzo, quarto o quinto non contano mai, per questo per noi è sempre importante vincere. Vincere è importante sia fisicamente che mentalmente e per questo un successo a inizio stagione è una importante motivazione per arrivare fino a luglio».
Mark Cavendish è tornato e adesso vuole vincere non solo per battere un record, ma per dimostrare a se stesso che ha ancora le qualità del grande campione.