Un intoppo che non ci voleva e che rallenta e scompagina i piani di Giulio Ciccone, che chiaramente aveva in mente un Giro da protagonista e, invece, con questo stop forzato per un problema al soprassella risolto ieri sera è costretto ad armarsi ancora una volta di pazienza e cambiare i propri programmi.
Per saperne di più abbiamo contattato chi l’ha operato e visitato poche ore fa nel suo studio di Bergamo, il professor Antonino Cassisi, 64 anni, siciliano di Messina ma bergamasco d’adozione visto che ci vive dal 1990. Formatosi professionalmente negli Stati Uniti, in Germania ed in Austria, Cassisi è chirurgo plastico e maxillo facciale.
«Giulio è stato operato nel mio studio ieri alle 18 – racconta Cassisi a tuttobiciweb -. L’operazione è andata come doveva andare e dopo averlo visitato e medicato questo pomeriggio, posso dire che tutto procede al meglio, ma con questo tipo di cose ci vuole assoluta pazienza. Ora Giulio, sta tornando nella sua residenza di Montecarlo, deve stare tranquillo e pensare a guarire perfettamente».
Questo è un problema che sembra sorgere sempre di più.
«Io raccomando tutti i ragazzi di lavarsi il pantaloncino da soli. L’inguine è una zona molto delicata. Bisogna depilarsi e soprattutto quella zona deve essere sempre molto molto asciutta. Parliamo di un’area molto ricca di ghiandole, sia sudorifere che sebacee, e bisogna sempre avere molta attenzione e cura. Questi sono ragazzi che passano la loro vita in sella e nel mio piccolo sto cercando di far capire loro che appena finito un allenamento non bisogna avere fretta. Bisogna prendersi il tempo necessario per asciugarsi con cura perché prodursi una cisti da inclusione come quella di Giulio è più facile di quanto si possa pensare. Giulio, poi, aveva anche un brutto tessuto fibroso. Con queste cose non si scherza, Masnada è stato fermo un anno».
Quando potrà tornare in sella alla sua bicicletta?
«Non prima di tre settimane: lo ripeto, deve essere guarito perfettamente».
Lui come l’ha presa?
«È un ragazzo intelligente e ha capito. È chiaro che il Giro lo potrà fare ma non da protagonista. Dovrà spostare i propri obiettivi anche sul Tour. Se non guarisci bene poi pedali male e i problemi aumentano esponenzialmente».