CI HA LASCIATO SANTE GAIARDONI

LUTTO | 30/11/2023 | 09:26
di tuttobiciweb

Ci ha lasciato Sante Gaiardoni, il re della velocità, il signore delle piste. Era nato a Villafranca di Verona il 29 giugno 1939 ed è stato un grandissimo interprete delle sfide in pista, quando duelli erano davvero rusticani, basati sulla forza sì ma anche sull'intelligenza, la strategia, l'astuzia.


Alle Olimpiadi del 1960 a Roma vinse due splendidi ori nella velocità e nel km da fermo. È stato poi professionista dal 1960 al 1971. Sempre nel 1960 è stato campione del mondo della velocità tra i dilettanti, titolo che ha conquistato anche tra i professionisti nel 1963. Altre sei volte in carriera è salito sul podio iridato trovando nel Vigorelli a Milano la sua casa e il suo "teatro" d'elezione.


Lo vogliamo ricordare con il ritratto che il nostro Giuseppe Figini gli ha dedicato in occasione dei suoi 80 anni e poi vi proporremo l'intervento di Marco Pastonesi.

Le esequie saranno celebrate sabato 2 dicembre alle ore 15 a Motta Visconti, il paese alle porte di Milano dove Gaiardoni viveva da anni.

Alla famiglia Gaiardoni, le condoglianze e l'abbraccio della nostra redazione.

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COMMENTI
il Vigorelli
30 novembre 2023 10:21 canepari
e altri 38 velodromi in giro per il mondo piangono la dipartita del grande “Gianni” Gaiardoni, uomo di sport, di simpatia, ottimo padre di Susy e marito esemplare di Elsa, sua compagna nella vita.
Idolo dei miei anni infantili quando vedevo in lui l’attor giovane che cercava si soppiantare la “vecchia mummia” di Antonio Maspes campionissimo mondiale dei legni. Troppo ovvio citare le “sue” Olimpiadi di Roma quando, dopo aver vinto due medaglie d’oro, Fanfani dichiarò che “gli aveva fatto provare l’orgoglio di essere italiano”. Personalmente invece ho avuto il piacere di essere suo amico anche quando l’età avanzata e qualche acciacco di troppo ne avevano minato l’allegria, la verve e la voglia di vivere. Ce l’ha portato via la carta d’identità…e Gianni si è portato con se migliaia di aneddoti e segreti che permeano di odore di legno la pista degli anni ’60. Come quella volta che ai mondiali del ‘62 al Vigorelli dovette contro pedalare in favore dell’amico Antonio, e per Antonio intendo Antonio Maspes, non uno qualunque. I maligni diranno che qualche mese dopo diventerà magicamente proprietario di un appartamento in via Tavazzano. Ma Gianni era anche un “uomo di Mondo” senza aver fatto il militare a Cuneo. Oltre ad aver sposato Elsa Quarta, raffinata cantante di musica leggera, poteva capitare che noleggiasse un volo privato con una dozzina di tiratardi per andare a mangiare una granita a Palermo o la pizza storica da Michele a Napoli. Ma poteva succedere di vederlo fare capolino nel Palco Reale della Scala dacché non aveva difficoltà, grazie alla popolarità di cui godeva, a corrompere le maschere addette al servizio. Adesso farà capolino da lassù sulla nostra pista nazionale, anche femminile, che da qualche anno ormai non fa più brutte figure mondiali; e farà capolino su questo mondo irriconoscibile rispetto a quello della Dolce Vita o della Milano da bere. Ma me lo vedo già sorridere e prendere per mano la sua “miss per sempre” mentre gli dedica il capolavoro di Modugno col quale nel “64 si erano innamorati: Tu sì ‘na cosa grande. E lui anche per noi è stato un grande… Grande Gianni.

Storia d'Italia
30 novembre 2023 11:07 Bullet
Grandi atleti e grandi campioni di quando il ciclismo era lo sport d'Italia rimarranno sempre nella storia e nel cuore degli appassionati. Un altro grande che se ne va ma che non verrà mai dimenticato da chi ama questo sport.

Considerazioni
30 novembre 2023 20:33 italia
Da lui per la sua forzuta sagoma nacque l' aggettivo "gagliardo" tipica espressione nella Roma degli anni 60 per definire un uomo in gamba: riposa in pace.

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