UC RIESE, UN BELL'INCONTRO E TANTI RICORDI NEL SEGNO DEL DOTTOR DONATO CERIELLO. GALLERY

NEWS | 02/11/2023 | 10:59
di Sandro Bolognini

Quelli di qualche tempo fa” della Unione Ciclistica Riese si sono dati appuntamento nel locale degli Zanella a Santa Fosca a Pederobba (Treviso) gestita da Giacomo (e suo fratello Franco) che ha corso con la società fondata dal dottor Donato Ceriello. L’Uc Riese ha prodotto fior di corridori juniores e dilettanti, passati poi professionisti. A promuovere l’incontro è stato Donato Piccolo, imprenditore di Crespignaga, che deve la vita proprio al presidentissimo-medico. Piccolo, nato all’ospedale di Asolo 60 anni fa il 22 ottobre, venne salvato dal dottor Ceriello che si chiamava Donato. I genitori volevano chiamarlo Mauro, ma invece una suora in servizio nel reparto di ostetricia ha voluto che i suoi genitori gli mettessero nome Donato e perdipiù santo di quel giorno.


All’appello hanno risposto sei ex professionisti: Dorino Vanzo, Marco Zen, Luigi Trevellin, Aldo Donadello (che è stato molto vicino a Donato Piccolo), Mario Gazzola e Giocondo Dalla Rizza.


Dorino Vanzo venne chiamato tra i professionisti con i colori della Jolly Ceramica di Marino Fontana. Non era un fenomeno Dorino ma era un atleta serio e una persona posata tanto da conquistare il soprannome di “Filosofo” proprio per il suo interesse sulla materia.

Nel 1975 passa a vestire i colori della formazione belga Splendor, mentre nel ’76 corre con la G.B.C.-TV Color. È un tipo particolare Dorino, se ne accorse anche Adriano De Zan che, al termine delle tappe del Giro d’Italia, quando poteva, non esitava ad intervistare il ciclista di Riese che, con i suoi modi particolari e la sua cultura, non dava  mai risposte scontate. Vanzo è protagonista di un ottimo Giro d’Italia 1978 quando, correndo con la  Fiorella-Citroën, riesce a chiudere al 22esimo posto finale. Il 1979 è l’ultimo anno tra i professionisti: Vanzo veste i colori Inoxpran. 

Aldo Donadello, 70 anni passa professionista nel 1976 con la Sanson-Benotto. Nel ’78 corre con la Fiorella Mocassini e nella Bianchi nel 1979 fino alla stagione 1983.

Marco Zen, prof dal 1987 al 1997, restò vicino a Maurizio Fondriest che si laureò campione del mondo nel 1988. Sono passati nel professionismo anche per due stagioni Luigi Trevellin dal 1982 al 1984, Giocondo Dalla Rizza e Mario Gazzola.

Hanno corso anche nella Riese Simone e Mario Fraccaro che al ritrovo non c’erano. Simone, passato professionista nel 1974 con la Filcas, ottenne la prima vittoria in una tappa del Giro d’Italia 1976. L'anno seguente bissò il successo, giungendo undicesimo nella classifica generale con la Jolly Ceramica. Nel 1977 vinse anche il titolo italiano dell'inseguimento che confermò l'anno successivo con la Sanson. Imprenditore, titolare della fabbrica di abbigliamento sportivo Gsg, è anche il vicepresidente delle Vecchie Glorie del Triveneto. Difese i colori dell’Uc Riese Giovanni Renosto, che fu campione mondiale di mezzofondo a Lione e anche campione italiano dal 1986 al 1989; vinse una tappa al Giro d’Italia 1981. Gareggiò con la società del dottor Ceriello anche lo sfortunatissimo Carlo Tonon di Stabiuzzo che rimase vittima di una brutta caduta al tour de France nel 1984 alla fine della tappa La Plagne-Morizine, Luigino Moro, di Trichiana (Bl).

Al raduno hanno partecipato i seguenti ex: Donato Piccolo, Giacomo Zanella, Renato Comacchio, Claudio Marcolin, Dorino Vanzo, Antonio Gallina, Adriano Pellizzer, Rino Carraro, i fratelli Fabio e Mauro Tronchin, Loris Darsiè, Maurizio Volpato, Antonello Marin, Luigi Trevellin, Renzo Camillotto, Gianni Bernardi, Gianni Quaresima, Ennio Krista, Eddy Griggion, Tiziano Pastro, Massimo Simeoni, Giampietro Bonin (organizzatore della gara internazionale di Poggiana per Under 23) e Gino Salvador per tutti “Coppi”.

Ma si ricordano anche Ivan Parolin, Edoardo Tosatto, Oscar Zanette, Ivan Mazzocco, Fabio Parise, Mario Del Pup, Moreno Botteon e Claudio Ruberti che hanno difeso con onore i colori arancioneri dell’Uc Riese.

Ma la storia della Riese si fonda attorno al dottor Donato Ceriello, deceduto 13 anni fa il 31 ottobre, giorno dell’alluvione di Vicenza. Il team nacque come Uc Riese Nefer nel 1969; l’anno dopo la svolta della famosa Riese Navobì. Dopo essere stata un po’ di anni ferma, la società riprende a mietere corridori denominazione Uc Riese Selle Italia Beans: poi l’ingresso di Mario Fraccaro, Galdoro e infine Collazuol. Ma il vero collante fu il dottor Donato Ceriello. “Era nato nel 1930 - racconta il figlio Mauro”. Nato a Riese Pio X, patria del Papa Sarto, era prima tifoso di Coppi e poi di Indurain. “Lui in bici da corsa non ha mai pedalato - riprende  Mauro Ceriello - però di lui conservo ancora la bici da passeggio. A mio padre piacevano le cronometro a squadre tanto da aggiudicarsi la Coppa Adriana e con Mario Fraccaro il Trofeo Baracchi con Orfeo Pizzoferrato”. Nel 1988 vinse anche il titolo regionale juniores con Francesco Cappelletto, di Paese. “Mio padre faceva il medico di base e il medico di turno di notte quando non c’era la guardia medica - ricorda il figlio Mauro che con la sorella Stefania faceva la mascotte della squadra - quando non poteva seguire gli allenamenti mandava in ammiraglia Gino Calzavara e Berto Simeoni, soprannominato “Berto Evo”. Fu testimone di nozze di Aldo Donadello e Giocondo Dalla Rizza, che fa il camionista, conserva una foto di mio padre nel camion. Era presidente dell’Uc Riese, il medico sociale e il medico di tutti i ciclisti”. Nel ciclismo trevigiano lascia un ricordo indelebile.

 

 

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