Daniele Bennati si appresta a vivere la stagione più intensa da quando è commissario tecnico degli stradisti: nel 2024 la sua Nazionale parteciperà a Campionato del Mondo a Zurigo, Europeo nelle Fiandre e Olimpiade a Parigi. “Quando ero corridore ci tenevo tantissimo a gareggiare all’Olimpiade - afferma il ct - e non ci sono mai riuscito. Dirigere l’Italia a Parigi 2024 sarà una grande emozione”. Il ct ha idee chiare in merito alle pianificazione, soprattutto in vista della corsa in linea di Parigi in cui l’Italia potrà schierare solo 3 titolari.
Bennati, una Nazionale di 3 soli corridori per l’ Olimpiade si può crearla già in queste settimane?
«Non è così: abbiamo corridori importanti ma prima di promettere la maglia azzurra vorrei osservarli nelle gare tra marzo e giugno. Logicamente tutti i corridori per essere convocati in Nazionale dovranno evidenziare uno stato di forma al top. In particolare i 3 titolari della gara olimpica dovranno essere tutti vincenti, non inserirò registi o gregari».
Filippo Ganna nel 2023 ha migliorato il rendimento nelle corse in linea e su strada è numero 1 d’Italia in graduatoria internazionale. E’ vero che all’Olimpiade verrà gestito solo da Villa ct della pista e dal tecnico delle cronometro Velo?
«Ganna all’Olimpiade 2024 cercherà di bissare la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre oltre a puntare al successo nella cronometro su strada. In vista delle prove su pista non è propedeutico utilizzarlo in una gara in linea di ben 280 chilometri. Valuterò la possibilità di schierare Pippo al Mondiale o all’Europeo in linea».
E’ consapevole che la gara olimpica in linea oltre ad essere lunga sarà difficilmente controllabile?
«Correranno solo 88 corridori con elevata percentuale di atleti di nazioni ciclisticamente meno evolute. Se nascerà una fuga importante organizzare l’inseguimento diventerà difficile».
Andrea Bagioli ha chiuso la stagione 2023 con 3 belle vittorie su strada e il secondo posto al Lombardia: è adatto all’Olimpiade?
«Può esserlo. Bagioli ha dimostrato grande competitività e sono convinto che l’approdo alla Lidl-Trek gli darà ulteriori stimoli. Presterò molta attenzione a ciò che Bagioli farà in primavera».
Diego Ulissi nel 2023 vanta un successo, Davide Formolo l’ha concluso trionfando in Coppa Agostoni e Veneto Classic: l’Olimpiade alletta entrambi.
«Sono forti, potrei prenderli in considerazione anche per Parigi. Però il percorso del Mondiale in Svizzera si addice di più alle loro caratteristiche».
Al Mondiale di Glasgow il fiorentino Alberto Bettiol ha dato spettacolo, però da lui in generale ci si attende di più.
«Alberto ha molte motivazioni, nel 2024 può prendersi belle soddisfazioni. La salita del circuito olimpico di Parigi è ricoperta di pavè. Bettiol fuggendo sul pavè ci regalò una gioia immensa vincendo il Fiandre 2019, quindi potrebbe diventare importante anche per Parigi 2024. Sicuramente parteciperà al Tour, il suo programma è ideale per arrivare al top all’Olimpiade. Anche Davide Ballerini è uomo da pavè e spero che il 2024 sia l’anno del suo rilancio. E’ un altro possibile protagonista all’Olimpiade. Inoltre osserverò Matteo Trentin sempre valido e in procinto di recitare un ruolo importante nel team Tudor».
Giulio Ciccone più che all’Olimpiade sembra adatto al percorso del Mondiale. Dovrà concentrarsi su Zurigo 2024 ?
«Giulio è un forte passista scalatore. Quello di Zurigo è un percorso sul quale potranno brillare passisti scalatori da grandi Giri a tappe senza precludere possibilità di vittoria a Van Aert, Evenepoel, Van Der Poel e altri vip da classica».
Il Campione d’Italia Simone Velasco riuscirà ad essere più continuo?
«In lunghi tratti della stagione lo è già stato nel 2023. Vorrei dare grande carica a lui e a Dainese, velocista bravo anche su salite di media difficoltà, a Zana, Albanese, Fortunato, Mozzato, Piccolo, tutti importanti in chiave futura, e poi a Lorenzo Rota che va forte su tutti i percorsi. C’è anche Jonathan Milan da tenere in considerazione: all’Olimpiade farà il pistard, però su strada ha evidenziato repertorio da velocista. Forse l’Europeo in Belgio è la corsa adatta a Jonathan. E abbiamo sempre Elia Viviani come importante risorsa nelle corse per passisti veloci».
da Tuttosport