Ci sono tanti italiani in corsa al Tour of Guangxi. Oltre ai numerosi corridori in gruppo e agli addetti ai lavori al seguito come noi per raccontarla, ci sono Guido Bontempi che guida la moto del regolatore e Rosella Bonfanti, presidente della commissione di giuria UCI.
L'organizzazione pratica della corsa World Tour più importante d'Asia è affidata allo stesso gruppo di uomini e donne che lavorano abitualmente al Giro di Svizzera quindi non stupisce trovare tanti europei a ricoprire i ruoli chiave per il corretto svolgimento di una gara di tale livello.
Bontempi, che in carriera ha vinto 16 tappe al Giro d'Italia, 6 al Tour de France e 4 alla Vuelta di Spagna oltre a due Gand-Wevelgem, è un pilota esperto e in questa corsa trasporta un altro ex professionista come Robert Hunter, che svolge il delicato compito di regolare il traffico in corsa. «Lui è sudafricano ma parla italiano quindi non abbiamo alcun problema di comunicazione, in corsa con noi ci sono francesi, spagnoli e svizzeri. Tutta gente abituata alle corse in Europa. Sono felice di tornare in Cina dopo l'esperienza nel 2012 al Tour of Beijing» ci ha confidato il 63enne di Gussago (Brescia), mentre cercava il canale di radiocorsa prima del via della prima tappa del Tour of Guangxi.
«L'impronta di una gara è sempre la stessa ovunque, ma conoscere una nuova cultura e muoversi in un'ambiente diverso dal solito è un'esperienza che arricchisce a livello umano. Il ciclismo è sempre più globale, ma il calendario non è che ai miei tempi fosse più leggero o contenuto. Una volta noi iniziavamo a competere a febbraio e finivamo ad ottobre, eravamo solo 15 corridori per squadra quindi correvamo sempre, ma il riposo non fa male e capisco i ragazzi che non vedono l'ora delle ferie» continua Bontempi, che a differenza del solito le meritate vacanze se le è concesse durante l'estate.
«Settimana prossima festeggerò 40 anni di matrimonio con Doriana, che è abituata da una vita a vedermi andare e venire con la valigia in mano. Ad agosto siamo stati 10 giorni in Grecia con tutta la famiglia ed è stato proprio bello. Saranno stati 20 anni che non trascorrevamo le vacanze con i nostri figli Priscilla ed Alex. Prima della Vuelta ho approfittato di un “buco” tra una corsa e l'altra (Guido lavora come motociclista dei fotografi dell'agenzia Sprint Cycling Agency, con Radio Informazioni e per alcune gare come questa, ndr). Viaggiare è stupendo e io non sono abituato a stare fermo, ma dopo una vita in giro anche prendersi del tempo per stare a casa fa bene».
foto Massimo Fulgenzi / Sprint Cycling Agency
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