“Tutti primi al traguardo del mio cuore” diceva un noto cantore del ciclismo. E’ uno slogan che si sposa perfettamente con la “Pedalando coi campioni” ideata a Ennio Vanotti e organizzata dall’Unione Ciclistica Casazza del presidente Dario Zambetti. Ennio da corridore è stato uno scudiero di capitani prestigiosi distinguendosi sempre per forza, efficacia e umiltà. Tutti gli vogliono bene e così quando Vanotti suona l’adunata sono in tanti a rispondere “presente”. E’ stato così anche per la sedicesima edizione della Pedalando coi Campioni di 17 chilometri, il perimetro del Lago di Endine con partenza dallo stadio comunale di Casazza, attivo Comune della provincia di Bergamo. La manifestazione è servita a raccogliere fondi per l’associazione Abe che sostiene la ricerca contro i tumori. L’evento di Casazza ( è in Val Cavallina) va catalogato tra le “non competitive”. In sostanza quella di Vanotti e Zambetti è una cronosquadre senza classifica. Ogni squadra è composta da un capitano che è stato professionista, oppure da un’affermata ciclogirl, più dei cicloamatori (cinque o sei per squadra) con folta rappresentanza femminile. E nelle squadre oltre agli amatori ci sono dei vip e anche dei disabili. Nella Pedala coi Campioni dell’otto ottobre 2023 anche la super-campionessa di salto in alto Sara Simeoni ha pedalato in una squadra. La grande donna dello sport italiano vinse l’oro olimpico a Mosca ’80 e conquistò l’argento ai Giochi di Montreal ’76 e Los Angeles ’84. E di grandi donne la manifestazione di Casazza ne aveva altre: Edita Pucinskaite, Morena Tartagni, Imelda Chiappa, Roberta Bonanomi, Bruna Luisa Seghezzi, Lidia Arcangeli, tutte campionesse di ciclismo applauditissime.
Vanotti sa estrarre dal ciclindro colpi ad effetto e così attorno al Lago di Endine hanno fatto passerella anche Jan Ullrich e il suo direttore sportivo Rudy Pevenage. E’ stato un valido corridore anche Pevenage correndo tra l’altro nella Del Tongo-Colnago prima di diventare il ds della Telekom. Il prestigioso Ullrich ha catturato tantissime attenzioni tra i numerosi fans del ciclismo presenti a Casazza. Ullrich ha baciato la foto del Pirata Marco Pantani col quale ha inscenato una sfida splendida soprattutto al Tour de France 1998 vinto dal romagnolo. Ullrich alla Grande Boucle s’impose l’anno prima. Per onorare l’impegno con l’Unione Ciclistica Casazza e Vanotti sono mossi dalla Toscana il “Gladiatore” Andrea Tafi, il Campione olimpico della cronosquadre Marco Giovannetti, Enrico Grimani e altri. Gianni Motta, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Paolo Savoldelli, Vittorio Algeri, Mario Beccia, Mariano Piccoli, Claudio Corti, Silvano Contini, Marco Cannone, Dino Zandegù, Serge Parsani, Alessandro Pozzi, Giancarlo Casiraghi, Giovanni Bino, Roberto Visentini, Pierino Gavazzi col figlio Mattia, Giuseppe Pagnoncelli, Ermanno Brignoli, Marino Vigna, Attilio Rota, Beppe Guerini detto “Turbo”, Flavio Giupponi, Angelo Lecchi, Mirko Gualdi, Tullio Bertacco, Mario Bodei, Angelo Tosi, Silvestro Milani, Alessio Bongioni, Ettore Badolato, il pistard Roberto Chiappa, Antonio Bevilacqua, Walter Delle Case, Danilo Gioia, Riccardo Faverio, Flavio Miozzo, Simone Fraccaro. E poi Marco Cattaneo, Bruno Zanchi, Luciano Loro, Renato Laghi, Marco Serpellini, Patrizio Gambirasio, Osvaldo Bettoni, Stefano Allocchio, Matteo Fagnini, Emanuele Bombini, Adriano Baffi, Giuseppe Rodella, Rosario Fina, Benedetto Patellaro, Eddy Ratti, Mauro Gerosa, Giancarlo Raimondi, Pasquale Pugliese, Massimo Boglia, Mario Chiesa, Alessandro Bazzana, Dario Rando, Diego Caccia, Paolo Tiralongo, Beppe Calcaterra e tanti altri, tutti appassionatamente capitani delle squadre in scena. Si è altresì esibito chi fa attualmente parte dello staff della Nazionale italiana di ciclismo: il ct dei cronoman Marco Velo e Mario Scirea. “Sono orgoglioso di vantare tra le mie vittorie la Tre Valli Varesine 1985 davanti a Beppe Saronni”, ha esclamato Giovanni Mantovani, altro valido protagonista della Pedalando coi Campioni. Mario Noris anche alla Pedalando coi Campioni ha fatto da testimonial testando le bici Scott.
E a dare un tocco di internazionalità al cast c’erano altresì lo svedese Tommy Prim, che di Vanotti è stato coequipier alla Bianchi-Piaggio, e il russo Eugeni Berzin. Ha preso il via coi corridori pure Bortolo Mutti, ex allenatore di Napoli, Messina e altre squadre.
Centodieci partenze con gli applausi come colonna sonora. Poco importava del tempo finale (ribadiamo: non ufficializzato). Quando ha preso il via la squadra con Massimo Gimondi, nipote di Felice, e Norma Gimondi, figlia, c’è stata un’ovazione che sicuramente lassù il grande campione scomparso nell’agosto 2019 ha gradito. Alla premiazione è stato ricordato anche il plurititolato della mountain bike Dario Acquaroli. Quelli che a scopo benefico si sono esibiti a Casazza sono uomini entrati nei cuori di tutti. Nel parterre dell’evento abbiamo notato anche grandi ex che non hanno pedalato da capitani di squadre: Davide Boifava, Beppe Martinelli, Nicola Gavazzi (figlio di Pierino). A rappresentare la FCI è intervenuto il consigliere nazionale Gianantonio Crisafulli.
Per allestire una manifestazione con 110 squadre e un movimento tra campioni e amatori di almeno 620-630 ciclisti il bravissimo Ennio Vanotti ha uno zoccolo duro. Ne fa parte l’ex corridore Bruno Zanoni, vincitore di una tappa al Giro d’Italia 1978. Zanoni nel 1979 concluse il Giro d’Italia ultimo in classifica ed è l’ultima maglia nera ufficialmente assegnata. Bruno all’edizione 2023 della Pedalando coi Campioni non ha partecipato: è in ospedale a curarsi. Bruno è stato maglia nera però in tante situazioni ha temperamento da leader in classifica o del Campione del Mondo. Forza Bruno, col cuore e la mente ti facciamo da gregari !
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