Che successo per la Granfondo Vittorio Adorni

| 08/06/2008 | 17:33
Bis di Timothy Jones alla 14^ Gran Fondo Internazionale Vittorio Adorni. L’atleta dello Zimbawe, che risiede a Pontedera e veste la maglia del Team San Ginese, s’è aggiudicato per il secondo anno consecutivo la gran fondo (nel percorso Marathon) organizzata da Glow e Sportlab, tagliando il traguardo in perfetta solitudine dopo aver staccato a Langhirano (circa 30 chilometri dall’arrivo) quattro compagni di fuga con i quali si era avvantaggiato sulle rampe del Monte Cassio e del Passo Sillara. Al secondo posto il russo Alexander Bazhenov (Team Guru – Parkpre), al terzo il toscano Giuseppe Cuffia (Zerosei Cycling Team). Fra le donne s’è invece imposta la parmigiana Ilaria Lombardo (Ozone-Pinarello), nonostante uno scivolone sul rettilineo finale reso viscido dalla pioggia. Vittoria parmense anche nel percorso Classic (medio), dove s’è imposto Cristian Ferretti (Velobike-Ferrari), che ha preceduto sul rettilineo d’arrivo i compagni di fuga Italini (Zerosei Cycling Team) e Ferri (Cicli Tarducci). Fra le donne successo di Roberta Anselmi (Passoni Team). Nel Light, il percorso corto, il successo è andato al parmense di Santa Maria del Piano Federico Cavatorta (Wild Team Langhirano), che ha battuto in una volata ristretta Vezzali (Beriv Multisport) e Folchi (Gianluca Faenza Team), oltre a Valla e Canali. Ma i grandi protagonisti della giornata sono stati tutti i 1200 cicloamatori al via, i quali hanno sfidato anche la pioggia per cimentarsi in questa impresa dedicata al grande campione parmigiano, prima di ristorarsi al Barilla Pasta Party nel parco della Cittadella, dove era anche allestita l’area espositiva nella quale, a fianco dei marchi di sport e tempo libero, era presente la grande area Fiat, main sponsor della manifestazione. Grande emozione poco prima del via: il sindaco di Parma Pietro Vignali ha consegnato a Vittorio Adorni un targa per celebrare i quarant’anni dalla vittoria del Mondiale di Imola del 1968, alla presenza dei fratelli Guido e Paolo Barilla, dell’assessore allo sport della Provincia Emanuele Conte, del dei Fedelissimi della Gran Fondo e dei suoi compagni di allora Ercole Gualazzini ed Emilio Casalini. Una sorpresa che il campione parmense non si aspettava, per questo ancor più gradita: “Quel giorno fu una corsa da pazzi – ha raccontato Adorni -. Scattai dopo 45 chilometri quando ne mancavano ancora 230. I favoriti erano Gimondi e Merckx, io partii per logiche di squadra, invece non mi ripresero più. Ricordo con commozione la festa di quella sera, quando tornai a Parma: a San Lazzaro, davanti a casa mia, arrivò anche Pietro Barilla con i figli. Pensare che io iniziai a pedalare come cicloamatore... Erano altri tempi, ma la passione che vedo oggi è ancora tanta”. Sentito l’omaggio del sindaco: “Non ho potuto vivere in prima persona quell’evento straordinario –ha detto il sindaco-, perché ero appena nato. Dopo 40 anni comunque, Vittorio è ancora in splendida forma e svolge alla perfezione il compito di promotore dello sport a Parma. Un esempio per i giovani e non solo, conosciuto in tutto il mondo e per questo un grande orgoglio per la nostra città e per il nostro Comune”.
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