Il dorsale N°1 vince davanti al dorsale N°2. In cima a Genting Highlands, quinta tappa del Tour de Langkawi 2023, è doppietta della EF Education-EasyPost, con Simon Carr che stacca tutti e va a prendersi tappa e maglia, e Jefferson Cepeda, il primo ad attaccare, che è 2°, staccato di 39". Terzo posto per Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), giunto a 48" dall'inglese. Sfortunato Luca Covili (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che ha forato a metà salita quando la EF cominciava il suo forcing e alla fine ha pagato lo sforzo, chiudendo appena fuori dalla Top 10.
Ai suoi tempi, Andrea Tafi la definì una salita più dura dell’Alpe d’Huez (aneddoto del fotografo veterano giapponese Yuzuru Sunada), e in effetti gli ultimi 8,8 km all’8,6% non sono certo una passeggiata di salute. La salita è una strada privata, di proprietà dell’azienda di resort e casinò, Genting, la cui cima è dominata proprio dall’unico casinò della Malesia. I cicloamatori locali e gli appassionati, quindi, l’unica occasione che hanno per salirci è solamente per il tappone del Langkawi. A 2 km dall'arrivo c'è la curva malese (foto in copertina), davanti al tempio Chin Swee, con centinai di tifosi accorsi per far sentire il loro appoggio ai corridori. Strade larghe e tornanti, come quelle arabe, solo che al posto della sabbia c’è la foresta.
La corsa è tirata fin dai primissimi chilometri. Ci provano in tanti, tra i quali anche Davide Gabburo (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), ma per vedere partire la fuga buona bisogna attendere quasi 40 km. Se ne vanno quindi Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF Faizanè), Simon Pellaud (Tudor), Gijs Van Hoecke (Human PH), Xabier Isasa (Euskaltel Euskadi), Alessandro Iacchi (Team Corratec-SelleItalia), Amirul Mazuki (Terengganu Polygon), Maris Bogdanovis (Hengxiang) e Joshua Pascual (7-Eleven). Gli 8 arrivano a guadagnare fino a 4 minuti sul gruppo, ma il vantaggio crolla inesorabilmente sul GPM di 1ª cat. Bentong.
Così Pellaud rompe gli indugi e screma chilometro dopo chilometro il gruppo dei fuggitivi, con il solo Tarozzi bravo a rimanergli agganciato a ruota. Lo svizzero fa il suo dovere e si porta a casa punti utili alla maglia a pois, con il gruppo che però è ormai alle calcagne.
Sulle prime pendenze di Genting Highlands Tarozzi deve alzare bandiera bianca, mentre Pellaud tiene duro per qualche altro centinaio di metri, prima di venire ripreso.
Il forcing della EF screma subito il gruppo, prima dell’affondo di Cepeda a 6 km dall’arrivo. Tra i primi a provare a reagire c’è anche Covili, che però rimbalza stremato dall’appena precedente foratura. Sull’ecuadoriano si riporta il compagno Carr, che ha un altro passo e se ne va da solo. La situazione rimane stabile fino all’arrivo, Carr vince e ipoteca il Langkawi, con Cepeda e Castrillo sul podio.
«Non è facile correre da favorito - ammette Carr, che quest’anno ha vinto una tappa anche al Tour of the Alps e alla Route d’Occitanie -. Non capita spesso che la squadra punti tutto su di te, a maggior ragione in una corsa come questa dove avrebbero potuto portare un velocista. La salita era veramente dura. Se ho rischiato partendo a 5 km dalla vetta? In quei momenti tutti spingono al massimo, quindi eravamo tutti sulla stessa barca. Adesso ci attendono 3 tappe sulla carta facili, ma dovremo tenere gli occhi aperti».
ORDINE D'ARRIVO
1. Simon Carr (EF Education-EasyPost) in 3h24'06"
2. Jefferson Cepeda (EF Education-EasyPost) +39"
3. Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) +48"
4. Joan Bou (Euskaltel Euskadi) +55"
5. Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan) +59"
6. Paul Double (Human Powered Health) +1'13"
7. Adne Van Engelen (Roojai) +1'18"
8. Jokin Murguialday (Caja Rural-Seguros RGA) +1'26"
9. Jon Agirre (Equipo Kern Pharma) s.t.
10. Harold Lopez (Astana Qazaqstan) +1'47"
CLASSIFICA GENERALE
1. Simon Carr (EF Education-EasyPost) in 19h25'10"
2. Jefferson Cepeda (EF Education-EasyPost) +49"
3. Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) +58"
4. Joan Bou (Euskaltel Euskadi) +1'07"
5. Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan) +1'15"
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