Sepp Kuss ha vinto la sua sfida e da gregario di lusso è diventato capitano e questa volta ad aiutarlo nella sua impresa, c’erano Vingegaard e Roglic. Domani a Madrid l’americano alzerà le braccia in segno di vittoria e per lui questa, è la vittoria più importante della carriera. Dopo aver portato in salita i suoi capitani al Giro d’Italia e al Tour de France, Kuss ha messo la firma sul terzo grande giro della stagione e la Jumbo-Visma è diventata la squadra più forte di sempre.
«Non pensavo di poterci riuscire veramente – ha detto Kuss al termine della ventesima tappa – tagliare il traguardo oggi, è stato un momento meraviglioso».
La Vuelta ha visto tre grandi corridori tagliare insieme il traguardo della sua ultima tappa di montagna, perché a tenersi sotto braccio, c’erano i tre uomini che hanno fatto saltare il banco, conquistando il grande slam del ciclismo. Vingegaard, con Roglic e Kuss, hanno trionfato nei tre grandi giri e l’americano è stato l’unico a correrli tutti.
I giallo-neri hanno portato a termine la loro impresa e quel progetto, creato a tavolino lo scorso dicembre, oggi si è finalmente concluso.
«Adesso posso dire di essere veramente sollevato. Ci sono quasi. Oggi tutto è stato speciale, ma la cosa più bella in corsa è stato godermi la tappa con i miei compagni di squadra. Ma il momento più speciale è stato con la mia famiglia dopo l'arrivo. Questo è ciò che conta di più per me».
La Jumbo Visma anche oggi ha lavorato con Gesink e van Baarle che sono stati al comando della corsa per la maggior parte della giornata, assicurando a Kuss la vittoria finale.
«Robert (Gesink) e Dylan (van Baarle) sono stati in testa per il novanta per cento della giornata. Poi è arrivato Attila (Valter) sull'ultima salita e Primoz con Jonas hanno lavorato fino alla fine per me. Non avrei mai potuto immaginare tutto questo. E’ veramente tutto incredibile e probabilmente ancora non mi rendo conto di tutto questo».