Una catastrofe ciclistica sfiorata e un dramma sportivo evitato per poco. In due delle prime tre tappe, infatti, sono stati compiuti degli atti di sabotaggio della corsa. Domenica i corridori hanno fatto raccolta di chiodi, per di più preparati con una testata in plastica che ne accresce la stabilità, permettendo loro di stare dritti, e quindi la pericolosità.
Ieri poi si è arrivati davvero a sfiorare la catastrofe: la polizia spagnola è riuscita a trovare e neutralizzare prima del passaggio della corsa un dispositivo costituito da due taniche - per un totale di 400 litri di olio motore - pronte per essere rovesciate sulla strada al passaggio dei corridori. Il meccanismo, dotato di dispositivo di attivazione con elettrovalvola e timer. era nascosto tra la vegetazione a bordo strada: se fosse stato attivato, avrebbe potuto avere conseguenze davvero drammatiche, anche perché non bisogna dimenticare che la carovana di una grande corsa a tappe non è formata solo dai ciclisti...
Scrive il quotidiano El País che quattro persone sono state arrestate e poi rilasciate su cauzione, con un'ordinanza restrittiva che vieta loro di avvicinarsi a meno 500 di metri dal percorso delle prossime tappe spagnole. I quattro dovranno comunque rispondere dell’accusa di quattro reati: disturbo pubblico, azioni contro la sicurezza stradale, contro l'ambiente e appartenenza a gruppo criminale.