
Mancano pochi giorni all'ultimo Grande Giro della stagione e Barcellona – la città di Antoni Gaudi e delle sue fantastiche opere ispirate alla natura – ospiterà la partenza della gara per la seconda volta nella storia. Non una tappa in linea, come nel 1962, ma una cronometro a squadre il cui impatto sul risultato finale sarà probabilmente insignificante alla luce dei dieci arrivi in salita.
Arinsal, Xorret de Cati, Javalambre, il Col du Tourmalet, Larra-Belagua, Angliru e le sue brutali pendenze e Bejes sono solo alcuni dei numerosi ostacoli che il gruppo dovrà affrontare sulla strada per Madrid. Aggiungete a questi una cronometro individuale di 25 km a Valladolid e un folle percorso su e giù nel penultimo giorno, e il quadro generale è quello di un'edizione incredibilmente dura della Vuelta a España.
Remco Evenepoel, che ha scritto la storia per il Belgio e la Soudal Quick-Step lo scorso anno quando è arrivato a Madrid con la maglia rossa, torna al via dopo una stagione spettacolare che lo ha visto vincere, tra le altre, Liegi-Bastogne-Liegi, Clasica San Sebastian e i Campionati del Mondo Crono.
«Sarà speciale tornare alla Vuelta con il pettorale numero uno sulla schiena e la bellissima maglia di campione belga sulle spalle, in quella che sarà la mia prima uscita da quando l'ho conquistata a fine giugno. La Spagna è uno dei miei paesi preferiti, mi sono sempre sentito bene e ho avuto molto successo lì, e spero che la tendenza continui nelle prossime settimane. Se guardi il percorso e la lista di partenza, puoi vedere che sarà una gara molto dura, ma ho avuto una buona preparazione e posso contare su una squadra forte, quindi ho molta fiducia e motivazione in vista delle molte sfide che verranno» ha spiegato il quarto corridore più giovane a vincere il Grand Tour spagnolo.
Il campione in carica – che vanta dieci vittorie dall'inizio dell'anno – sarà affiancato a Barcellona da una solida squadra composta da Andrea Bagioli, Mattia Cattaneo, Jan Hirt, James Knox, Casper Pedersen, Pieter Serry e Louis Vervaeke.
«Abbiamo una squadra ben bilanciata per quest'ultimo Grande Giro dell'anno, composta da ragazzi forti per le salite, ma anche corridori che possono proteggere Remco in piano e metterlo in una buona posizione in vista delle salite. Speriamo di avere un buon avvio a Barcellona, poi continueremo a prenderlo giorno per giorno e vedremo come andranno le cose, soprattutto perché dopo le prime due tappe sapremo di più sulla nostra forma e su quella dei nostri avversari. Siamo motivati e non vediamo l'ora di quelle che speriamo saranno tre settimane forti in Spagna» ha dichiarato il direttore sportivo Klaas Lodewyck.