Per tutti ciclisti partecipare al Tour de France è un evento straordinario e tutti, anche i campioni, ricordano la prima volta che hanno messo sulla schiena il numero della Grande Boucle. Quest'anno in gruppo c'era un corridore che questa corsa l’ha dominata e vinta nel 2019: Egan Bernal. Il colombiano non aveva ambizioni di vittoria, ma il suo miracolo era quello di portare a termine la corsa. Egan ha sofferto e non è mai riuscito a mettersi in luce nelle tre settimane di corsa e a Parigi, quando è sceso dalla bici, aveva il volto trasfigurato da quelle tre lunghe settimane d’agonia e da due cadute. Una sofferenza la sua, che in qualche modo serviva per farlo rinascere, perché Bernal aveva bisogno di mettersi alla prova e capire se era ancora in grado di correre per tre settimane. Il volombiano della Ineos Grenadiers ha chiuso al trentaseiesimo posto la sua corsa, senza mai essersi messo in luce nel gruppo dei migliori, ma per lui questo è già un risultato importante e adesso ha la consapevolezza di poter continuare a correre.
«Sono felice che questo Tour sia finito e soprattutto felice di essere arrivato fino in fondo – ha detto Bernal a Parigi –. Ero venuto senza aspettative e anche consapevole che la mia preparazione non era l'ideale per gareggiare in questo Tour. Allo stesso tempo, è stata la gara a cui ho dovuto prendere parte per aiutare me stesso a fare un passo avanti e continuare la sfida. Avevo bisogno di tornare al Tour, anche per il mio equilibrio».
Il ragazzo di Zipaquira nel 2019 era diventato il re del Tour e nel 2021 aveva vinto il Giro d’Italia e mai avrebbe immaginato che il 24 gennaio del 2022 ci sarebbe stato quel terribile incidente nel quale la sua stessa vita è stata messa in pericolo.
«Visto quello che mi è successo, ogni caduta è dolorosa e ogni volta mi fa temere il peggio. So che la vita può cambiare da un giorno all'altro. Ma non mi pongo la domanda se riuscirò o meno a vincere di nuovo il Tour, un giorno. Non sono più quella persona, tutto passa in secondo piano quando ti accorgi che conta solo la vita».
Cosa c’è nel futuro di Bernal nessuno può saperlo e il ragazzo simbolo di una nuova Colombia durante il periodo in ospedale ha capito cosa è veramente importante nella vita. Egan si è salvato grazie ai suoi affetti, con la madre e il fratello e la fidanzata Maria Fernanda. Essere vivo oggi è per lui la vittoria più grande e il ciclismo che tanto gli ha dato, forse un giorno tornerà a donargli quelle emozioni che si provano quando per primo tagli il traguardo. Il Tour de France si è concluso e Bernal è felice di essere arrivato fino a Parigi. Per lui potrebbe esserci la Vuelta, lui stesso non ha escluso questa possibilità, ma solo tra qualche settimana sapremo in quale modo il ragazzo di Zipaquira avrà intenzione di chiudere questo anno.