L’eccellenza della tecnologia Garmin è nota e inattaccabile, ma l’azienda americana non si accontenta di essere leader nel suo settore e ci tiene a dimostrare sul campo il valore dei suoi prodotti. Ecco quindi che nasce Garmin Outdoor Camp, quest’anno giunto alla sua seconda edizione, che raccoglie giornalisti e influencer da tutta Italia e li libera in mezzo alla natura di Courmayeur e della Val Veny provvisti della tecnologia Garmin, alla scoperta di un territorio unico.
Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di parteciparvi e di vivere due giornate all’insegna dello sport e dell’outdoor: la prima in e-bike, su e giù per la Cabane du Combal, con il Monte Bianco (coperto da qualche nuvola) a farci da guardiano gigante, la seconda nei dintorni dell’Hobo Camping, per un interessante geocaching, volgarmente conosciuto come “caccia al tesoro”.
La Val Veny è modellata dai ghiacciai del Miage e della Brenva e dal fiume Dora di Veny, e viene utilizzata dagli alpinisti come via normale (salita più “facile”) verso la vetta del Monte Bianco. Sapientemente spalleggiati dal gruppo MTB Monte Bianco, siamo arrivati fino ai 2000 metri del Rifugio Cabane du Combal, dopodiché abbiamo proseguito a piedi fino al Lago di Miage, che abbiamo scelto come scenario per il pranzo.
A certificare l’attività avevamo Edge Explore 2, che Garmin ha lanciato esattamente un anno fa sul mercato: dotato di barometro e di una batteria che dura fino a 16 ore di uso intensivo e 24 ore in modalità risparmio energetico, consente di pedalare più a lungo e di usufruire di mappe specifiche per bici che evidenziano le strade e i sentieri più popolari, le aree ad alto traffico e i punti di interesse. Edge Explore 2 è inoltre già dotato di profili pre-caricati di percorsi per qualsiasi tipo di bici, mappe ad alto contrasto, navigazione turn by turn, messa in pausa e funzione ClimbPro.
Alla sera è stato il momento di una sfiziosa grigliata targata Monte Bianco Salumi e poi notte - piovosa, purtroppo - in tenda all’Hobo Camping. L’acqua ci ha accompagnato anche la mattina seguente per la caccia al tesoro che ci ha permesso di vedere da vicino le funzionalità di eTrex SE, l’ultima versione della linea più longeva di palmari outdoor di Garmin.
Si parla di 168 ore di autonomia con 2 batterie AA (vendute separatamente) in modalità di rilevamento posizione standard e fino a 1.800 ore in modalità expedition. L’interfaccia intuitiva è supportata da un display monocromatico ad alto contrasto da 2,2’’, che consente di visualizzare waypoint, tracciamento, posizione e navigazione lungo il percorso anche in condizioni di intensa luce ambientale. La robustezza e il design concepito ad hoc lo rendono perfetto per l’utilizzo in qualsiasi condizione e ambiente, anche grazie al grado di impermeabilità IPx7. eTrex SE dispone di funzioni GPS di orientamento e tracciamento avvalendosi anche di una bussola digitale integrata per mostrare la propria direzione in qualsiasi momento e luogo.
Il vincitore della caccia al tesoro si poteva portare a casa, a scelta, o un Edge Explore 2 o un eTrex SE, quindi l’impegno è stato massimo da parte di tutti i partecipanti. Con eTrex non è stato particolarmente complicato scovare i 5 punti in cui lo staff di Garmin aveva nascosto i “tesori”, ma la differenza la faceva soprattutto il tempo con cui si completava la prova. Ci siamo ritrovati a fare i conti con ultracyclist e runner di buon livello, quindi abbiamo presto capito che l’appuntamento con la vittoria era meglio rimandarlo al prossimo anno.
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