Era il Marco Polo della bicicletta, un ragazzo del Duemila nato per sbaglio nella seconda metà dell'Ottocento che, senza saperlo, ha cambiato il mondo. Polesano di nascita, milanese d'adozione, cittadino del mondo per vocazione, Luigi Masetti è stato il primo cicloviaggiatore italiano, un avventuriero senza confini e senza paura. Con una mappa strappata da un atlante scolastico partì da Aosta per arrivare in Egitto lungo la rotta della campagna di Napoleone fino alla Piramide di Cheope; raggiunse il Marocco per poi invertire la bicicletta e dirigerla verso la Norvegia, direzione Capo Nord; da Mosca puntò verso Costantinopoli, in Turchia, da Milano pedalò fino a Chicago, sede dell'Expo 1893, via Liverpool e New York.
Raccontò l'America dalle colonne del Corriere della Sera, giornale al quale chiese, con una lettera scritta a mano e la faccia tosta di chi insegue l'impossibile, 500 lire per imbarcarsi in cambio dei suoi reportage in bicicletta. Fu ospite alla Casa Bianca del presidente degli Stati Uniti, Grover Cleveland e in Russia della dimora di Leone Tolstoj. Era global, ecofriendly e social, capi l'importanza dell'immagine e della comunicazione all'alba dei giornali, quando non esistevano radio, tv e internet, un grande italiano a cui l'Italia, come spesso fa con i suoi figli migliori, non ha mai dato il valore che merita. Scrivevano nel 1893: "Se fosse stato francese sarebbe stato portato sugli scudi, se fosse stato americano si sarebbe fatto una sostanza, ma è italiano, non è quindi da stupirsi, se fuor che da pochi, il suo viaggio ardito è calcolato un nonnulla”.
Oggi, a 130 anni dal Viaggissimo, come Luigi Masetti ribattezzò la sua avventura americana, un’altra polesana, Giulia Baroncini, 33 anni di Lusia, ha deciso di ripercorrere pedalata su pedalata, per rendergli omaggio in occasione dell’anniversario, lo stesso viaggio seguendo lo stesso itinerario, le stesse modalità di viaggio ma trasformando il suo reportage in un video racconto quotidiano alla riscoperta dell’America. Partenza il 9 giugno da Trecento, città di Masetti, tappa a Milano da dove l’Anarchico delle due ruote partì per il Viaggiassimo, poi l’Europa in bicicletta fino all’imbarco inglese per gli Stati Uniti e da lì a Chicago e ritorno ai primi di novembre. Un viaggio che unisce due avventure lontane nel tempo ma uguali nella passione.
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