Ora tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Jonathan Milan al Giro d’Italia ha vinto una tappa e la classifica a punti. Nella gara rosa ha anche ottenuto 4 secondi posti. Il “granatiere” di Buja (Udine) deve compiere 23 anni il primo ottobre quindi ha sicuramente margini di miglioramento.
Milan è alla sua terza stagione da professionista in maglia Bahrain-Victorious con contratto che scade a fine 2023, per cui è già in atto l’asta per accaparrarselo e la Trek-Segafredo è tra le pretendenti. Nel 2022 Milan aveva vinto 2 tappe al Giro di Croazia e quest’anno una al Giro d’Arabia.
“Jonathan non ha ancora mostrato le sue reali possibilità. Il vero Milan lo si vedrà tra 2 anni”, afferma Roberto Bressan, patron della Cycling Team Friuli per la quale il golden boy di Buja ha corso da under 23 nel 2019 e 2020. “Noi della Cycling Team Friuli – continua Roby Bressan – sapevamo che ha enormi potenzialità. Però noi e la Bahrain non ci aspettavamo un’esplosione così precoce nel professionismo”.
Per il modo di sprintare Jonathan ad alcuni ricorda Mario Cipollini e Rik Van Steenberghen.
“Jonathan non è né l’uno, né l’altro- assicura Bressan-. Milan può diventare un concentrato di Fabian Cancellara e Tom Boonen, quindi supercampione da classiche in linea”. E’ evidente che i secondi posti di tappa al Giro sono anche frutto dell’inesperienza. “Confermo, potevano tramutarsi in vittorie. Jonathan ha poca esperienza. Ha cominciato a lanciarsi negli sprint affollati solo al secondo anno da under 23. Era il 2020, anno del Covid, e di corse ne ha fatte poche. Lo volevo ancora under 23 alla Cycling Team Friuli nel 2021 proprio per farlo migliorare in volata, lui invece ha voluto debuttare tra i professionisti. E così a fare le volate in realtà non ha mai imparato”.
Jonathan ha corso il Giro in una Bahrain con diversi uomini che curavano la classifica generale e non lavoravano in vista degli sprint per aprirgli i varchi. “Avrebbe bisogno di correrlo con una squadra che gli mette a disposizione un treno con 6 o 7 forti passisti: diventerebbe imbattibile in volata. Invece adesso gli capita anche per inesperienza di cominciare le volate dalle retrovie. Entro il 2024 bisogna portarlo al Tour de France a sfidare i velocisti più forti al mondo: è uno step che serve”.
Milan è Campione olimpico dell’inseguimento a squadre con Ganna, Consonni e Lamon. “Ganna e Milan- sostiene Bressan- esprimono grande rendimento nell’inseguimento individuale e a squadre, eppure sono due corridori diversissimi. Milan è nettamente più esplosivo di Ganna. Su strada Milan va forte anche sulle salite di media difficoltà, per questo lo ritengo un potenziale Boonen o Cancellara. Anche su pista la forbice tra Milan e Filippo si è ridotta di molto. Voglio un Milan sempre attaccato alla pista, per lui è propedeutica alla grande attività su strada. E’ già in grado di correre i 4000 metri di inseguimento individuale in 4’02”, può abbassare i suoi tempi”.
da Tuttosport
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