Chiarito perchè Petacchi ha urlato ‘Non è regolare’ vedendo Roglic pedalare nella crono con le braccia appoggiate al centro del manubrio: temeva si fosse addormentato ascoltandolo.
Precisazione dell’organizzazione: che la tappa più spettacolare del Giro si sia vista nel giorno in cui era fermo il Giro E è semplicemente una coincidenza.
Nuovo intervento dell’UCI per garantire l’equità competitiva in gara dopo il caso dei team che hanno usato l’elicottero: i corridori a Roma dovranno prendere tutti le stesse buche.
Preoccupazione nella Israel dopo che Derek Gee ha chiuso per quattro volte alle spalle del vincitore di tappa: a cena nessuno si azzarda a chiedergli se abbia voglia di un secondo.
«La scivolata che non ti aspetti mai». (Alessandro Petacchi, opinionista Rai, informa che in bici esistono anche scivolate che ti aspetti).
Chiarimento da parte dei direttori sportivi: l’espressione «ci vogliono le gambe» è relativa alla difficoltà di un percorso, non è un promemoria per l’atleta prima di lasciare l’albergo.
Fornito dall’organizzazione un primo elenco dei 200 paesi in cui è stato visto il Giro: Bardi, Bibbona, Budoia, Cascia, Cersosimo, Collotorto, Leonessa, Marradi, Sestola e Talla.
Prime indiscrezioni su cosa farà Petacchi subito dopo il Giro: lunedì è atteso all’ufficio brevetti per depositare la frase «Può succedere di tutto».
Dopo le interviste a distanza del calcio e i pit stop modello F1 nella crono, allo studio nuove soluzioni: dal prossimo Giro entreranno in vigore i timeout come nel basket.
Curiosa fine del tifoso che sulle Dolomiti ha inseguito i corridori con una volpe imbalsamata: è stato esposto in un museo di storia naturale, ma non come homo sapiens.
«Ci sono tifosi che celebrano la fuga dal matrimonio». (Stefano Rizzato, motocronaca Rai, ha un modo tutto suo per dire che in questo Giro ogni tipo di fuga arriva al traguardo).
Dopo aver chiesto ai tifosi sloveni su Monte Lussari per chi facessero il tifo, pronta una nuova missione per Martini e Giovannelli: andare in piscina a scoprire cosa voglia fare chi la frequenta.
«Molto affollata la zona del cambio bici, diciamo incasinata». (Gianfranco Benincasa, inviato Rai, descrive il percorso, diciamo alla vaccinara).
«Non so se percepisci un po’ di orientalismo anche tu». (Umberto Martini, inviato Rai, fornisce una spiegazione su molti dei suoi servizi durante il Giro).
«Chi sta in retrovia prende certe frustate» (Giada Borgato, motocronaca Rai, lascia intendere che in coda al gruppo tira aria sadomaso).