GATTI & MISFATTI. LETTERA A LEFEVERE

GIRO D'ITALIA | 27/05/2023 | 19:09
di Cristiano Gatti

No, signor Lefevere, la crono del monte Lussari non è “una farsa”. E il sindacato corridori ha fatto benissimo a non protestare. Così la penso io, e magari non sono neppure il solo. Per me questa crono è e resterà la cosa più bella del modestissimo Giro 2023, dopo tutto anche l'unica, chiudendo tre settimane di grigiore e di braccino. Mai fino a quest'ultimo thriller avevamo assaporato un'emozione simile, benchè la regia internazionale abbia fatto di tutto, con una serie spietata di orrende sevizie, per rovinarla in qualunque modo.


Roglic che addirittura accusa un maledetto incidente di catena, Roglic che frulla come un ventilatore, Roglic che va a prendersi il Giro e a seppellire una volta per tutte la jella di un'intera carriera. Tutto questo solo grazie a una cronometro così. Alle volte, la farsa.


Stia sereno, signor Lefevere. Sono pronto a sottoscriverlo: questa cronometro, proprio questa “farsa”, è la cosa più eccitante che ci sia capitata in queste tre settimane di grigiore e di depressione, il colpo di scena che medica e riscatta il Giro striminzito. E sa che le dico? Le dico che a Vegni, una volta tanto, bisognerebbe lealmente e onestamente dare una bella pacca sulla spalla, perchè questa crono l'ha messa in piedi lui, cogliendo al volo una delle grandi idee del compianto Cainero. E se quando cala i pantaloni davanti ai ricatti stravaganti dei corridori deve prendersi le sberle, è sacrosanto e doveroso che stavolta si prenda i complimenti più sinceri

Proprio così, signor Lefevere. Vegni ha firmato un pezzo d'autore. Lei non esita a scrivere su un giornale cose pesantissime, riporto qui le più significative, “una cronometro oggi decide il Giro, anche se possiamo chiamarlo una corsa da circo. Non soppeserò le mie parole: sono contrario al trecento per cento. Non capisco il fascino di cercare ad ogni costo quelle percentuali estreme in salita”.

Se ne faccia una ragione, signor Lefevere. Per quanto mi riguarda le concedo l'attenuante di essere belga, per cui è naturale e inevitabile la sua fatica a capire il nostro estro e la nostra fantasia, questa creatività italiana che sa diventare persino genio, purtroppo anche genio del male, ma in questo caso del Giro genio della bellezza, una cosa che magari in Belgio può suonare “da circo”, “una farsa”, ma per noi unica e irrinunciabile. S'immagini, persino una cosa di cui andare orgogliosi.

Signor Lefevere, se ce la fa si conceda anche lei uno sforzo d'immaginazione: s'immagini questo Giro, questa sfida noiosa tra Roglic e Thomas, senza la cronometro “da farsa”. Una cosa com'era fino alle Tre Cime. A me viene la malinconia. Sarebbe un Giro mediocre e dimenticabile. Invece proprio la cronometro impossibile e naif del monte Lussari ci risarcisce in pochi minuti delle tante ore di attesa, di delusioni, di frustrazioni sopportate fino a qui. Come un Poggio dopo le soporifere sette ore della Sanremo. E se è un circo, benedetto anche questo circo.

Allora mettiamola così: il Giro ha un vincitore degno, un vincitore che se lo merita, più forte degli avversari e della jella, proprio grazie alla cronometro che lei demolisce con disprezzo. Noi ce la teniamo stretta questa follia del Lussari, perchè come un gol al 96' decide nel modo più giusto e più artistico una finale bloccata e monotona.

Da italiano a belga, da uomo a uomo, le dico sinceramente l'ultima cosa: se aveva dei conti da regolare per quanto qui in Italia abbiamo detto sul discutibile ritiro del suo cocco Evenepoel, c'erano altri modi. Ma la capisco. Le sarebbe servita un po' di fantasia. Dice niente questa parola?

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COMMENTI
Allora
27 maggio 2023 19:30 Albertone
Lei stesso definisce modesto il Giro, che si risolve con una crono al penultimo giorno. Cercare pendenze assurde ( su cemento ) non serve a nulla. A parte chi lottava x podio ontappa, gli altri si son fatti una scampagnata. E se avesse piovuto, sai che cinema sul cemento.

Concordo
27 maggio 2023 19:47 Cyclo289
Regia internazionale oscena, inadeguata.

cronoscalata magnifica
27 maggio 2023 20:04 apprendista passista
Concordo con il Sig.Gatti sulla bellissima tappa di oggi, non concordo sul Giro striminzito...

non e una farsa???
27 maggio 2023 20:15 Darkprince
cioe siete andati a cementare un pezzo di montagna, a meta strada c era quella cosa assurda del cambio bici, per non parlare del meccanico che sulla moto si doveva portare la bici in spalla, alla fin fine la cosa meno assurda era il rapporto che i corridori mettevano per la salita che su una bici da strada non esiste o quasi

Lefevere
27 maggio 2023 20:37 Carbonio67
Ha sbagliato i toni, ma ha detto cose abbastanza giuste. Salite del genere non aggiungono nulla allo spettacolo,anzi. Roglic a momenti si perde il Giro per un'intoppo, ed era anche si bel tempo. Meglio far piu' tappe interessanti con saliscendi, piuttosto che fare mulattiere

Conti da regolare?
27 maggio 2023 20:49 Alpinoo95
Non facciamo confusione. Lefevre si è già espresso, e molto chiaramente contro la stampa italiana (e certo opinionismo di bassa lega) che se l'è presa con Remco perché ritiratosi con covid sintomatico (ribadisco, perché non le è mai entrato in testa, sintomatico). Il Lussari è un'altra questione, si informi meglio. E la smetta con questa retorica retrograda dell'italiano brillante e del belga piatto e noioso.

Lefevere
27 maggio 2023 21:17 Giovanni c
Concordo a pieno con il pensiero. Scalate estreme spesso sono solo godibili dalla tv. Salire con il 34x36 sembra la gita domenicale in mtb dell'impiegato. Questa moda di cercare l'estremo, fa solo peggio.

Secondo me
27 maggio 2023 21:48 Bicio2702
se andiamo a vedere, questa cronoscalata fatta così ha portato un po' di novità e spettacolo a questo Giro partito male. Poi ci sono stati gli imprevisti che hanno fatto saltare la gente dalla poltrona. Ci sta. Ci sta.

Concordo con Lefevere
27 maggio 2023 21:58 GianEnri
Questo non è ciclismo, è MTB. Con questa crono assurda ieri non c'è stato nessuno attacco dalla Jumbo sicuri della superiorità in queste pendenze da parte dello sloveno.

Tutti bravi a criticare
27 maggio 2023 23:11 max73
In queste e settimane ho letto quasi solo critiche. Nell'ordine non vanno bene: le salite lunghe e pedalabili, le tappe lunghe (ma se poi vengono accorciate come quella di Crans Montana non vanno bene lo stesso), le cronometro pianeggianti ma nemmeno le cronoscalate, le tappe di pianura, le salite troppo dure. Quindi in pratica non va bene niente. Faccio solo una considerazione, il Giro è stato vinto da uno che conquistato 3 Vuelta, un secondo posto al Tour ed un titolo olimpico. Secondo è arrivato uno che al Tour ha conquistato vittoria e terzo posto.... Ma allora cosa volete di più. Vedremo il tanto osannato Tour quali emozioni ci regalerà. E il Giro sempre

Non c'è molto da dire
27 maggio 2023 23:34 Bullet
Questo tipo di cronoscalata finale ha condizionato il Giro perché Roglic e la Jumbo sapevano che su certe pendenze avrebbe fatto la differenza e hanno atteso togliendo qualcosa alle tappe precedenti. Dico che questo tipo di salite non fan parte degli allenamenti di chiunque neanche di un prof per cui perché premiare chi ha di suo una maggior attitudine verso una condizione che raramente si trova su strada? Su una salita massimo 10% Thomas sarebbe stato alla pari come i giorni precedenti. Per cui spero non sono rimasto favorevolmente colpito come dai tifosi sloveni molto poco sportivi.

Povero giro
28 maggio 2023 01:06 Bisonte delle alpi
Osceno, è da anni che il giro è cartoline dall'italia, mancano le imprese, gli scatti in salita, gli attacchi, un giro noioso si risolve all'ultima tappa su pendenze assurde,. È ora di cambiare organizzazione rendere una gara appassionante e credibile perché non puoi andare a spasso per 19 giorni senza attacchi

gianenri
28 maggio 2023 01:12 fransoli
ma c'erano anche altre squadre oltre alla jumbo, anche gli altri sapevano che Roglic era avvantaggiato in questa crono, perché non ci hanno provato loro con un pò più di convinzione a metterlo in difficoltà? E poi lo sloveno alla prima occasione utile quando c'era ancora Remco e una crono da disputare nella quale credeva di perdere abbastanza dal belga ci ha provato eccome.. ovvio che una volta ritiratosi Evenepoel (e Tao, l'unico che per me in salita lo poteva davvero mettere in crisi) e visto che i suoi avversari erano il 37enne Thomas e Almeida (che nelle salite più dure fino non ha mai brillato) abbia fatto 2+2 e giocato di attesa

MAX73
28 maggio 2023 05:32 kristi
d accordissimo con lei , ahimè su certi media scrivono e ahime commentano a voce alcuni (sich) giornalisti che pare non facciano altro che trovare il classico pelo nell uovo , spesso quando neppure esiste quel pelo.non mi esprimo sui commenti a volte davvero dstrampalati , tipo il sig DARKPRINCE che ha creduto avessero "cementato" la salita del lussari apposta per il giro . dunque ora non sto a spiegarle i motivi tecnici per cui su alcune pendenze viene preferito il cemento all asfalto , MA se lei pedalasse un po , su MTB saprebbe che è proprio cosi , le pendenze oltre il 20% si asfaltano col cemento (tranne certo alcuni passi alpini dove il traffico veicolare impone scelte diverse).dunque.......informatevi magari prima di sparlare a c...o

termino
28 maggio 2023 05:34 kristi
il commento precedente (se non verra censurato eheh) .dicendo che ovviamente non vengono "cementati tutte le pendenze ecc ecc ...ma se , bisogna farlo , allora si preferisce il cemento.io ne conosco parecchie fatte cosi .....persino il rampino che esce dal mio box e mi immette sulla provinciale =))

direi
28 maggio 2023 11:32 tralepieghe
che tapponi dolomitici dove si scatta a 400 metri dal traguardo(e petacchi dice è partito troppo presto) servano quasi a niente tranne che per eventualmente mandare in crisi qualcuno. tappa ondulate con strappi anche duri ma brevi e tracciato sinuoso fanno davvero più spattacolo. e le semitappe di una volta

Kristi
28 maggio 2023 15:35 Osoistrac!
Solo per precisare che la salita al monte Lussari era una bellissima pista forestale che è stata cementata proprio per fare disputare la tappa del giro d'Italia.
Non entro nel merito della scelta, ma questo è un fatto, non un'opinione di Darkprince.

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