Precisazione dell’organizzazione dopo il comunicato sugli ascolti televisivi: laddove si parla di Giro planetario, Nettuno non va inteso come il pianeta, ma come la cittadina laziale.
Chiarimento da parte dei direttori sportivi: l’espressione «attaccato con lo sputo» è riferita a un ciclista che sta per staccarsi, non a una tattica di gara offensiva.
La Rai informa che l’assidua presenza di cicliste sul palco del Processo alla tappa è una scelta editoriale e non il lancio pubblicitario del Giro donne.
Smentito che Filippo Zana, dopo la vittoria di tappa in Val di Zoldo, abbia perso la testa: si è potuto vedere bene anche nelle interviste tv, dove si è presentato col casco.
Equivoco alla partenza da Longarone, dove è stata ricordata la tragedia del Vajont: alcuni ciclisti, sentendo parlare di diga, hanno prontamente fatto sapere di averla sempre in mente.
Petacchi chiarisce che la frase «Più avanti accorciano la distanza» era riferita al distacco fra fuggitivi e gruppo e non a un’altra azione di protesta dei corridori.
Dopo la fuga di Zana e Pinot, amanti degli animali, il Giro sta pensando ad analoghe iniziative: presto verranno allestite fughe di collezionisti di francobolli e appassionati di surf.
«Guardo i direttori sportivi, continuano a bere drink energetici». (Giada Borgato, motocronaca Rai, spiega perchè in corsa alcune tattiche siano poco lucide).
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