Certamente nessuno ha ancora dimenticato il discusso accorciamento della tappa del Gran San Bernardo e soprattutto non lo hanno scordato i valdostani. Al punto che il presidente della Regione Renzo Testolin e l’assessore al Turismo e Sport Giulio Grosjacques hanno scritto una lettera indirizzata a Urbano Cairo, Paolo Bellino e Mauro Vegni, ovvero ai vertici del Giro d’Italia e di RCS.
Della lettera i due firmatari ne hanno parlato ieri in Consiglio Regionale rispondendo ad alcune interrogazioni e in particolare l’assessore GrosJacques ha spiegato: «Sono stato alla partenza di Borgofranco d’Ivrea e ho chiesto di parlare con il direttore del Giro d’Italia che mi ha comunicato la decisione di accorciare la tappa e “saltare” la Valle d’Aosta un quarto d’ora prima della partenza. La comunicazione ufficiale è arrivata solo alle 11.48, tre quarti d’ora dopo l’orario fissato per la partenza, con le strade in gran parte già chiuse. Considerato che la RCS ha deciso di non far percorrere i 72 chilometri della tappa in Valle comunicandolo dopo 50’ minuti, è facile capire come tutti i presidi fossero già schierati».
In concreto, nella lettera si legge: «… scriviamo per manifestare il forte disappunto della nostra amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chiedere un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità».