Dopo le previsioni di Stefano Zanatta alla partenza («Tranquilli, oggi non piove»), l’ufficio meteo del Giro invita tutti i partecipanti ad attenersi alle proprie mansioni.
«Non sappiamo dove sia Ackermann, anche Groves è un po’ di tempo che non lo vedo». (Stefano Rizzato, motocronaca Rai, avanza la sua candidatura a "Chi l’ha visto?").
Dopo le cadute di Jai Vine, australiano diventato professionista grazie al ciclismo virtuale, la Uae corre ai ripari: in un negozio di videogiochi è stato acquistato un joystick.
Notata una strana coincidenza fra gli incidenti in corsa e il passaggio del treno rosa accanto al percorso: pare che, nel vederlo, molti corridori lascino il manubrio per toccarsi.
Dopo aver incontrato i nonni in Basilicata e i figli a Scandiano, il tedesco Nico Denz rivela: «Torno sempre volentieri in Italia, col Giro ho un rapporto familiare».
Perplessità per la riduzione della segnaletica che dovrebbe aiutare chi vuole raggiungere il Giro: a Tortona l’indicazione per il Quartier Generale era seguire una gimcana di bambini.
Indiscrezioni sul ritiro di Uran dopo la crono di Cesena: le allucinazioni di cui soffriva il colombiano non sarebbero dovute al covid, ma ai colori psichedelici della sua bici.
«Bramati è appena salito sull’autobus». (Gianfranco Benincasa, inviato Rai, fa sapere che alcuni direttori sportivi alla fine della tappa rientrano in albergo con i mezzi pubblici).