Era nell'aria da giorni, lo avevamo scritto, ma ora c'è una conferma: il Giro d'Italia non transiterà in vetta al Colle del Gran San Bernardo. E' la Svizzera a mettere il veto al passaggio della corsa nella tredicesima tappa che porterà il Giro a Crans Montana: la decisione arriva per questioni di sicurezza.
La notizia è emersa sul sito del Nouvelliste dopo una riunione del Comitato organizzatore elvetico. "La situazione si è sviluppata in modo sfavorevole", ha detto il responsabile del Servizio mobilità del Cantone del Vallese, Vincent Pellissier. A poco sono valsi i lavori anticipati portati avanti dall'Anas sul lato italiano, che già da giorni avevano raggiunto i 2469 metri di quota di quella che nell'edizione 2023 della Corsa Rosa doveva essere la prestigiosa Cima Coppi. Lo dimostrano chiaramente le immagini girate oggi per la ricognizione della tappa e trasmesse dal TGR Rai Valle d'Aosta.
«L'Italia è sul versante Sud - ha aggiunto ancora Pellissier - le condizioni sono diverse». La carovana passerà quindi dal Traforo, dimenticandosi la mitica scalata verso il confine. La tappa, con partenza da Borgofranco di Ivrea e arrivo a Crans Montana, regalerà però la salita al Colle fino al traforo e altre due salite: quella al Col de la Croix (quota 2174), e quella verso il traguardo (a 1456 metri). La gara non mancherà quindi di dare spettacolo, ma non ci sarà quella cartolina che tutti i valdostani aspettavano, la statua di San Bernardo, il lago con l'ospizio sullo sfondo e il passaggio della carovana.
IL COMUNICATO
Viste le eccezionali precipitazioni nevose, e alla luce del rischio slavine, si comunica che la corsa non transiterà sul Passo del Gran San Bernardo, ma attraverso il tunnel.
La Cima Coppi viene quindi spostata all’arrivo delle Tre Cime di Lavaredo, la salita del Gran San Bernardo rimane un GPM di 1a categoria, e i punti ai passaggi saranno assegnati di conseguenza.
In seguito a questa modifica, la tappa avrà una lunghezza di 199 km. Rimangono invariati gli orari di ritrovo e di partenza.