Oggi la carovana rosa passa da Lucca e tornano alla mente i ricordi degli unici successi di tappa di una squadra lucchese nella storia della corsa rosa, successifirmati dalle squadre di Ivano Fanini che hanno scritto pagine di storia ciclistica e rappresentano un fenomeno a livello sportivo mai più eguagliato nell'intero sport lucchese.
La passione ciclistica di Ivano Fanini è nata quando vinceva in volata nelle categorie esordienti e allievi e poi a soli 21 anni era già nel quadro societario delle prime squadre Fanini, fondate da suo padre Lorenzo. Nel 1984 ha fondato la prima squadra professionistica a Lucca che ha diretto ininterrottamente per 37 anni, vincendo sulle strade di tutto il mondo e portando alla ribalta grandi talenti del pedale.
DA CHIOCCIOLI A MAGNUSSON, I SUCCESSI DI TAPPA IN 15 PARTECIPAZIONI AL GIRO
La storia dei team di Fanini al Giro d'Italia è iniziata nel 1984 e da allora sono state ben 15 le partecipazioni alla corsa rosa. Nel 1985 il suo primo successo di tappa grazie ad uno strepitoso assolo di Franco Chioccioli nella 14a tappa,a Frosinone-Gran Sasso d'Italia, con la Maggi-Fanini. Un successo maturato dopo aver vinto la resistenza dell'australiano Matthew Wilson e di Francesco Moser, in Giro comandato fino a quel momento e poi vinto da Bernard Hinault.
Da un successo in solitaria ad uno allo sprint. La seconda gioia di Ivano Fanini al Giro fu nel 1987 quando si aggiudicò con la Remac Fanini la 14aa tappa da San Marino a Lido di Jesolo grazie al romano Paolo Cimini che ebbe la meglio a sorpresa su Paolo Rosola, il velocista del momento.
Nel 1988 a trionfare al Giro fu la volta di un pisano, Alessio Di Basco, pupillo di Fanini. Era l'anno in cui per la prima volta al mondo nel professionismo una società ciclistica correva e vinceva con due squadre: Di Basco con i colori della Seven Up-Fanini si aggiudicò la 9a tappa da Pienza a Marina di Massa, superando allo sprint grandi velocisti come Guido Bontempi e Urs Freuler. Lo stesso Di Basco fu potagonista di un finale discusso nella 20a tappa di quella edizione: nella Arta Terme-Lido di Jesolo fu preceduto sulla linea del traguardo da Paolo Rosola ma gli fu attribuita la vittoria per il declassamento dello stesso Rosola accusato di aver ricevuto una spinta da Pagnin nel corso della volata. Dopo qualche ora la giuria accolse il reclamo della Bianchi riconsegnandogli il successo. In quel 1988 il ciclismo lucchese festeggiò anche il successo nella classifica finale della maglia bianca di Stefano Tomasini (Fanini-Seven Up) che si piazzò al nono posto della classifica generale.
AL GIRO DEL 1990 FABRIZIO CONVALLE APRE L'ERA DI AMORE E VITA
Inizia l'era di Amore e Vita ed un suo atleta nel Giro del 1990 fa centro nella 5a tappa da Sora a Teramo: Fabrizio Convalle. Il passista carrarino fa sua una tappa di 233 km massacrante. Era l'edizione vinta da Gianni Bugno che tenne la maglia dalla prima all'ultima tappa.
TRIPLETTA DELLO SVEDESE GLENN MAGNUSSON
Il ciclista in maglia Fanini che ha vinto più tappe al Giro d'Italia è lo svedese Glenn Magnusson con tre vittorie siglate con la maglia rossonera come il Milan Amore e Vita-Forzarcore: la prima nel 1996 quando si impose nella 2a tappa da Elusi a Lepanto in Grecia, il bis nel 1997 nella 13a tappa da Varazze a Cuneo di km. 150 e la terza nel 1998 nel corso della 9a tappa da Foggia a Vasto. Per la prima volta nel 1996 la squadra lucchese vinse due tappe nella stessa edizione: dopo Magnusson, il danese Bo Larsen che si aggiudicò la 17.a tappa da Losanna a Biella.
NESSUNO COME MARIO CIPOLLINI
Ill 19 maggio 2003 il lucchese Mario Cipollini vinse a Montecatini satbilendo il nuovo record di vittorie di tappa, 42: Ivano Fanini ha il vanto di averlo scoperto e di averlo seguito nella trafila giovanile nei suoi primi 12 anni di carriera. Un altro particolare che lega il nome di Fanini al Giro d'Italia riguarda uno fra i più forti velocisti oggi in circolazione, Jonathan Milan. Il velocista della Bahrain Victorius è figlio di Flavio Milan che Ivano Fanini tesserò per Amore e Vita nel 1993 facendolo esordire tra i professionisti dopo che l'anno precedente vinse diverse corse fra le quali il Gp Ezio Del Rosso di Montecatini. Peccato che Flavio deluse un po' le aspettative e chiuse precocemente la sua carriera.
Il nome di Fanini è legato quindi anche alla storia del Giro d'Italia e grazie a lui per quasi 40 anni il ciclismo lucchese è stato al centro dell'attenzione nelle corse su strada, in pista e nel ciclocross. E oggi, al passaggio da Lucca del Giro d'Italia, sarà festa grande.
da La Gazzetta di Lucca
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