C’è il Giro d’Italia ma c’è anche un campione che sta girando per l’Italia. Con l’idea del Tour de France in testa. Abbiamo lasciato Tadej Pogacar a Genk - operato in tutta fretta domenica 23 aprile poche re dopo essersi fratturato lo scafoide sinistro e il semilunare in una caduta al km 85 della Liegi-Bastogne-Liegi - e lo ritroviamo a Forlì dove Fabrizio Borra ha preparato per lui un tutore speciale, molto più leggero rispetto a quello che Pogacar ha utilizzato fino ad ora.
Il ciclismo ha imparato a conosce Fabrizio Borra, che lavora proprio a Forlì, nel 1995 quando seguì Marco Pantani nella rieducazione dopo il terribile incidente nella discesa di Pino Torinese alla Milano, poi negli anni lo abbiamo visto lavorare, tra gli altri, con Fernando Alonso, Jovanotti e Gianmarco Tamberi.
Tadej Pogacar è andato a Forlì al Fisiology Center per provare e indossare il nuovo leggerissimo tutore che utilizzerà nel processo di riabilitazione. Per ora il campione sloveno, seguito dal dottor Adrian Rotunno, capo dello staff medico della Uae-Emirates, continua a pedalare sui rulli in attesa di ricevere - la data non è ancora stata precisata - l’ok per tornare ad allenarsi su strada e riprendere in toto la preparazione verso il suo grande obiettivo stagionale che si chiama Tour de France.
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