Sono trascorsi più di 63 anni dalla morte. E quasi 104 dalla nascita. E precisamente 70 dall’ultima vittoria al Giro d’Italia. Eppure: Coppi. Ancora: Coppi. Sempre Coppi. Anche adesso. Anche qui. A questo Giro. Fausto Coppi.
Giovedì 11, a Somma Vesuviana (Napoli), è stata inaugurata una lapide marmorea in memoria di Coppi, ma anche di Giuseppe D’Avino. Era il 1945 quando D’Avino, un falegname di Somma Vesuviana, donò a Coppi una bicicletta – una Legnano – perché ricominciasse a pedalare, e a correre, e a vincere. Coppi era attendente del tenente inglese della Raf, Ronald Smith Towell, nel Palazzo Antonucci di Caserta. Si racconta che la mattina Fausto arrivasse a Somma Vesuviana e amasse bere ben tre uova. Era la mamma del falegname a preparargli la pasta fresca, fatta in casa, in una zuppa di latte. Poi Giuseppe e Fausto Coppi pranzavano insieme, andavano in bici insieme, infine in bici raggiungevano Caserta. Ma Coppi ritornava a Somma Vesuviana, dai D’Avino, tutte le volte che andava in Campania per il Giro d’Italia, per il Giro di Campania o altre corse e circuiti.
Ieri, a Riccione, nella Villa Franceschi, è stata inaugurata la mostra di Miguel Soro, aperta fino al 4 giugno. Fra i ritratti – 18 tele di protagonisti, da Alfredo Binda a Filippo Ganna, attraverso Ercole Baldini e Marco Pantani – c’è anche Coppi. Soro, artista spagnolo, che è stato corridore professionista, ha per Coppi una sorta di venerazione. Il simbolo di un ciclismo romantico e letterario, che non aveva confini perché li allungava e li allargava, a ogni corsa, a ogni smorfia, a ogni impresa, a ogni fatica. Nrl 1959, il suo ultimo anno da corridore, e anche di uomo, a quasi 40 anni Coppi debuttò nella Vuelta di Spagna, capitano di una selezione italiana formata da gregari (non solo della sua Tricofilina) a lui devoti.
Oggi s’inaugura il CamCam, il Cammino dei Campionissimi, da Cassano Spinola a Castellania Coppi, attraverso i territori di Carezzano, Sant’Agata Fossili e Villalvernia. Per il percorso completo (16,5 km), ritrovo e partenza da Cassano Spinola alle 8.45; per quello ridotto (5 km) ritrovo e partenza da Sant’Agata Fossili alle 10.30. Sorprese culinarie all'arrivo a Castellania Coppi, credenziale e attestazione del cammino 2 euro (facoltativa), credenziale + T-shirt CamCam + buono di 3 euro da spendere a Castellania Coppi, in totale 10 euro (facoltativo). Organizzano Lions Club International Castellania Coppi, Associazione Costante Girardengo e Associazione Serse e Fausto Coppi. Per informazioni e prenotazioni, Gianni tel. 3482241543, Roberto tel. 3494142476 e Sara tel. 3470573234.
E poi Alessandria. Qui la sede del Museo AcdB (Alessandria Città delle Biciclette). Fino al 21 maggio è aperta la mostra “Ruote e campioni del nostro territorio nelle collezioni tortonesi”, curata da Fausto Galli, arricchita da cimeli che appartengono al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.
Appuntamento a tutti, sulla strada o alla tv, mercoledì 17 maggio: il Giro arriverà a Tortona (e nella Caserma Passalacqua ci sarà anche uno spazio coppiano preparato dal Museo AcdB). Coppi, quel mezzo sorriso timido e imbarazzato, ne sarà contento.
PS Proprio in questi giorni è stato distribuito un nuovo libro su Coppi. S’intitola “Dopo Coppi”, lo ha scritto Carlo Delfino e pubblicato Alba Edizioni, riguarda “la strana crisi del ciclismo italiano negli anni del boom economico”. Il tempo di leggerlo per scriverne. Qui.
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