Possiedono l’istantaneità di un fotogramma, ma anche l’eternità di un ritratto. Respirano l’aria vissuta di un cartellone stradale, ma anche quella inedita di un’opera d’arte. E rivelano quelle espressioni un po’ così, e quei gesti un po’ così, e quei dettagli un po’ così che solo chi ha corso in bici conosce e può tradurre e valorizzare in immagini.
Diciotto tele di Miguel Soro a Riccione per celebrare il Giro d’Italia. C’è Marco Pantani, la smorfia di chi in salita sta cercando di abbreviare la propria agonia (ma anche di allungare quella degli avversari, e soprattutto dei poveri gregari). C’è Ercole Baldini, la potenza di chi è stato subito paragonato a un treno, che con il tempo aumentava di cilindrata, velocità, classe, oggi sarebbe un pendolino. C’è Fausto Coppi, che non è più il ricordo-omaggio a un corridore, seppure il più grande di sempre, ma la rappresentazione, l’impersonificazione, il simbolo di un ciclismo letterario e romantico e di una narrazione storica e cinematografica. C’è Jacques Anquetil, il primo a dimostrare – erano gli anni Sessanta - come il ciclismo non fosse solo fame e fatica, sudore e lacrime, ma anche eleganza e stile, raffinatezza e fascino. E c’è pure Filippo Ganna, perché il ciclismo è un romanzo, una passione, un’arte senza fine, da Ganna (Luigi, che vinse il primo Giro d’Italia, nel 1909) a Ganna (Filippo, appunto, la cometa del ciclismo italiano, e non solo, di adesso), e già oltre.
Soro ha il pregio dell’originalità: le sue opere si riconoscono al volo. Soro ha il dono della immediatezza: non comunica ma folgora, non trasmette ma fulmina, non c’è bisogno di interpretare, semmai soltanto di difendersi dalle scariche, elettriche eppure umane, dei suoi collage pittorici. Soro ha la fortuna di giocare sempre in casa: perché la bicicletta ha una grammatica silenziosa, gioiosa, planetaria.
La mostra di Soro si tiene a Villa Franceschi, viale Gorizia 2, Riccione: l’inaugurazione sabato 13 maggio, alle 18, con una performance dello stesso artista spagnolo, poi l’apertura fino al 4 giugno, da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19, lunedì chiuso, ingresso libero. E’ promossa e realizzata dall’assessorato alla Cultura e dall’assessorato allo Sport del Comune di Riccione in collaborazione con il Consorzio Riccione Bike Hotels, e con il patrocinio di Visit Romagna e del Comune di Savignano sul Rubicone
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