Curiosa scena durante il collegamento di Umberto Martini da una barca a vela: l’intera squadra Rai al Giro si è precipitata in spiaggia con giganteschi ventilatori puntandoli verso il mare.
Nel giorno dell’incoronazione di Carlo III l’organizzazione ribadisce che Tudor è il cronometraggio ufficiale del Giro e non un omaggio all’antica corte reale inglese.
«Carthy si tiene sulla riga che divide la ciclabile dalla corsia pedonale» (Stefano Rizzato, motocronaca Rai, ha un modo elegante per indicare che nella crono c’è chi va a piedi).
I corridori che hanno corso la crono con le orecchie coperte da una fascia legata sotto il mento fanno sapere: «E’ un modello di casco fatto così, non siamo stati dal dentista».
La Ag2r tiene a precisare che, nonostante la presenza di due Paret Peintre (in francese, pittore di parete), resta una formazione di ciclismo e non una squadra di imbianchini.
Il russo Vlasov tiene a smentire di aver mai rivelato che nel suo Paese le favole iniziano con «C’era una vodka».
Sospiro di sollievo di Petacchi nell’apprendere che al via del Giro non c’è Alaphilippe, che lui chiama Alan Philippe: ora può concentrarsi su Carthy, che per lui è McCartney.
Cresce l’interesse per il Giro: le foto dei ministri Tajani e Santanchè che reggono le maglie come uno stendino da bucato hanno ispirato la campagna di lancio di un detersivo.
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