Guido Neri, classe 1939, è stato il primo vincitore del Trofeo Laigueglia nel 1964: «La bicicletta mi piaceva e quella vittoria mi ha cambiato la vita, chissà cos'avrei fatto se non avessi vinto quella corsa. Dopo che la mia squadra, la San Pellegrino, chiuse i battenti nel 1963 mi ritrovai appiedato. Avevo soltanto 25 anni e tanta voglia di pedalare: ricordo che in quegli anni, nelle prime corse della stagione si poteva prendere il via alle corse anche senza essere tesserati con una squadra professionistica. Non mi persi d’animo e, approfittando di un premio per il traguardo volante ad Alassio vinto alla San Remo del 1963, che consisteva in un soggiorno di 15 giorni, ne approfittai anche per studiare il percorso del Trofeo Laigueglia. Quel giorno ero libero di interpretare la corsa come meglio credevo, durante l’ultimo dei tre giri del Testico, ero in fuga con altri 6 o 7 corridori e scattai proprio su quella salita e feci gli ultimi 40 chilometri con il cuore in gola. Il cartello stradale di Laigueglia fu una liberazione e dopo quella vittoria trovai un ingaggio alla Molteni e continuai la mia carriera agonistica fino al 1970, anche se il Laigueglia del 1964 è rimasto la mia unica vittoria».
E ancora: «Il ciclismo l'ho sempre amato, ovviamente adesso i tempi sono cambiati, mi piace guardare le splendide biciclette che mio figlio vende nel suo negozio e non vedo l'ora che venga un po' di bel tempo, per uscire di nuovo a pedalare...».