Un velodromo che è ormai entrato nella storia del ciclismo, e anche nella nostra, grazie a Filippo Ganna che qui a realizzato il record dell'ora (56.792 km/h). Un velodromo elegante e funzionale, con le sue sedute color rosso e quella poltroncina che spicca in mezzo a tutte le altre per la sua livrea color oro.
Non è un trono, non è uno scranno, è tutto e niente: è semplicemente un omaggio ad un grande uomo e alla sua passione per il ciclismo. È il segno terreno del suo passaggio, un riconoscimento che gli sportivi di Grenchen hanno voluto lasciare ad imperutura memoria. Una poltroncina d'oro, dove abitualmente si sedeva lui, Andy Rihs, che ci ha lasciato troppo presto nell'aprile del 2018, a 75 anni. Era lì che si sedeva abitualmente, mischiato tra la folla, questo grande imprenditore zurighese che del ciclismo ha sempre apprezzato la semplicità.
Nel 1966 rilevò, assieme ad un tecnico suo amico, la società di apparecchi acustici del padre che era andata in fallimento nacque la Phonak che nei decenni successivi divenne la più grande impresa produttrice di apparecchi acustici a livello mondiale. Dopo l’avventura alla Phonak è diventato proprietario dell’azienda produttrice di biciclette BMC diventando oltre che fornitore anche sponsor dell’omonimo team.
Tanti sono stati i successi del sodalizio statunitense su cui spiccano il Tour de France 2011 con Cadel Evans, la Paris-Roubaix 2017 con Greg Van Avermaet. Grazie proprio finanziamenti offerti da Andy Rihs la federazione svizzera ha potuto costruire nel 2013 a Grenchen un velodromo assolutamente all’avanguardia, teatro di record del mondo dell’ora e di campionati europei. Negli ultimi anni si era è dedicato, assieme al fratello Hans-Ueli, tramite una holding, anche nella proprietà dello Young Boys, la squadra di calcio.
La sua generosità, il suo senso dell’umorismo e la sua contagiosa risata hanno accompagnato l’intera storia del BMC Racing Team. Oggi in questo bellissimo impianto, appare una stella. Un puntino color oro, che ricorda un uomo che merita di essere ricordato. Non è un trono, non è uno scranno, non è nemmeno pulpito o altare, è semplicemente una poltroncina: d'oro, come il cuore di questo grande imprenditore, che merita di essere ricordato.