Prima è arrivato Gino Bartali. Poi è sopraggiunto Fausto Coppi. Bartali, con le sue rughe da fatica, è stato plasmato in una maschera con carta pressata, gesso e colla Vinavil, e completato con una parrucca sintetica, foglie di carta e plastica, e un ramoscello di legno a simboleggiare il Giardino dei giusti. Coppi, con il suo naso aerodinamico, ha una maschera fatta con gli stessi materiali, e come per Ginettaccio anche la sua anima è mobile, realizzata in plastica, molle e fil di ferro, più una maglina di cotone e tela da tappezzeria. Bartali è accompagnato da una poesia di Eugenio Montale, “Altro effetto di luna”: “La trama del carrubo che si profila / nuda contro l’azzurro sonnolento...”. Coppi è seguito da una poesia di Alda Merini, “L’airone”: “Nessuno resterà soffocato dal tempo / l’indomito cavallo d’acciaio...”.
Bartali e Coppi sono due dei trenta burattini costruiti da Fernanda Pessolano e in mostra, da sabato 11 febbraio fino a lunedì 13 marzo, al Teatro di Villa Pamphilj a Roma, in via San Pancrazio 10. Creati durante la quarantena – marzo-aprile 2020 -, uno al giorno, tutti con materiale di recupero, scavando in cantina, esplorando in solaio, frugando nella libreria, eleggendo dalla memoria, immaginando nel tempo, ciascuno con la sua storia da raccontare e mostrare, accarezzare e fantasticare. E quel rimanere chiusi a casa è stato come un biglietto, di andata e ritorno, per viaggiare a occhi chiusi e a cuore aperto.
Il mondo di Pessolano sposa le ali della poesia con le mani dell’arte, si nutre di Gianni Rodari e Charles Bukowski così come di bottoni e passamanerie, modella volti e corpi ma anche atmosfere e visioni. Se Bartali è il coraggio, il rigore, l’altruismo, Coppi è il talento, la sofferenza, il destino. E la bicicletta diventa il massimo comune divisore non solo per l’Uomo di ferro e il Campionissimo, ma per chiunque voglia interpretare la vita con lentezza e umanità, nel silenzio e nel rispetto, abitando naturalmente anche le città (e abitando civilmente anche la natura).
Passando dal sanscrito (all’università) ai sentieri arte-natura, alla sartoria teatrale, ai festival culturali, alla promozione della lettura, ai laboratori scolastici, alle biblioteche ambulanti, Pessolano vola con l’ostinazione di Bartali e la leggerezza di Coppi. Al Teatro di Villa Pamphilj terrà workshop di costruzione del teatrino di carta sabato 4 e domenica 5 febbraio, poi sabato 11 e domenica 12 febbraio (i corsi sono diretti a insegnanti, operatori culturali e appassionati dai 18 ai 99 anni). Sabato 11 febbraio, alle 11.30, è in programma lo spettacolo, dedicato soprattutto ai bambini, “Astolfo sulla Luna”, di e con Caterina Acampora, con i teatrini di Fernanda Pessolano (ingresso 7 euro). Per informazioni e iscrizioni tel. 065814176, www.teatrovillapamphilj.it e scuderieteatrali@gmail.com.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.