Caro Direttore, Buon Natale. Davvero un grande augurio. Con l'aria che tira ci vuole proprio, non foss'altro che per risollevarci un po' dai colpi maligni che la sorte ci ha ultimamente riservato.
Non ne è andato di certo indenne il nostro amato Ciclismo. Purtroppo. Ma se questa disciplina sportiva ed agonistica ti insegna anche cos'è la vita, e gli oneri che comporta per affrontarla seriamente e dignitosamente, non può certo risparmiartene l'inevitabile epilogo. Tutto sommato, a ben pensarci, non è così tanto da disdegnare quella che il Principe De Curtis, in arte Totò, ebbe magistralmente a definire " 'a livella". Proprio ciò che sovente manca nel nostro quotidiano: l'equilibrio, il giusto soppesare i veri valori, il non trincerarsi dietro ad un ego infallibile e senza misura.
Filosofia spicciola a parte, resta il fatto che, nel volgere di poco tempo, se ne sono andati in fuga per sempre tre "Giganti della Strada ". Chi, come il sottoscritto, ha più passato alle spalle che futuro davanti, conosce bene il significato di questa definizione : una sorta di onoreficenza sportiva per chi ha davvero fatto la Storia del Ciclismo. Italiano e mondiale.
Rebellin, Baldini, Adorni: può ben dirsi... un podio stellare. Ci mancheranno, inevitabilmente. Ma voglio credere che, alla maniera in cui ci hanno affascinato ed entusiasmato con le loro imprese, sia di Atleti ma altresì come Uomini, continuino ad essere stelle polari per il Ciclismo .
Cordialmente.
Fiorenzo Alessi
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