Figlio d'arte Luca Zaina... di padre e di madre. Papà Enrico ex professionista, vinse di tre tappe al Giro d'Italia, una alla Vuelta e la Settimana Bergamasca, e fu secondo in classifia geneale al Giro d'Italia 1996 dietro Pavel Tonkov, mentre la mamma Nadia De Negri è stata campionessa italiana di Mtb, azzurra ai mondiali e agli europei e riserva alle Olimpiadi di Atlanta '96 quelle del trionfo di Paolo Pezzo. Il giovane Zaina, 15 anni, ha iniziato la sua carriera ciclistica con la Mountain Bike. Un percorso sportivo sbocciato praticando prima Atletica Leggera, il Nuoto e poi il Calcio che lo hanno trasformato gradualmente in un ciclista, anche perchè in casa aveva la grande passione per la bici dei genitori.
"Mi sono divertito praticando altri sport, poi con il calcio non sopportavo i richiami e i rimproveri del mister e ho lasciato perdere. Mio padre usciva in mountain bike e una volta sono uscito anch'io, da lì ho preso l'abitudine e la passione di andare in bicicletta".
Ti senti un privilegiato per essere figlio d'arte?
"I miegi genitori mi hanno insegnato a non avere grandi aspettative sul loro passato, ma di seguire la mia strada e dare il massimo dell'impegno. Finora non ho ottenuto grandi risultati, ma in cuor mio sento di migliorare anno dopo anno e l'atsmosfera delle corse mi piace sempre di più".
A questa età che corridore ti vedi?
"Mi vedo un ciclista in crescita, specializzato soprattutto nelle gare di mountain bike. Quest'anno ho voluto provare a correre su strada, sinceramente devo ammettere di non sentirmi a mio agio, anche perchè a stare in gruppo non sono abituato e mi fa un pò paura. Ho bazzicato fin da piccolo con il rampichino e ora sto gareggiando nel Ciclocross. Se sto facendo progressi in questo nuovo settore devo ringraziare il mio direttore sportivo Nicola Loda (ex professionista) che ha avuto molta importanza e mi sta aiutando a tirare fuori tutto il mio potenziale. Mi rende le cose più facili e anche in corsa sento più benefici".
Hai qualche big di cui apprezzi il suo stile di corsa?
"Uno in particolare, Van Der Poel. E' il mio ciclista preferito. Ammiro la sua capacità di vincere ovunque e di come sa distribuire bene le sue forze in tutte le specialità. E' un corridore a cui vorrei assomigliare. Poi ho ammirato molto anche Vincenzo Nibali per tutto quello che ha fatto".
Cosa chiedi al nuovo anno?
"Di fare meglio e di ottenere qualche importante piazzamento nelle gare nazionali di mountain bike. Inseguo un obiettivo particolare, che sono i campionati italiani giovanili che si svolgeranno a luglio proprio a Nave dove abito. Li organizza papà e la sua società (Mtb Zaina Academy) e farò di tutto per assicurarmi la partecipazione".
LA SCHEDA
Luca Zaina è nato il 2 luglio 2007 a Gardone Val Trompia e risiede a Nave, in provincia di Brescia. Frequenta il Liceo Scientifico Sportivo "Marco Polo" di Collebeato, e in bici ha iniziato dalla categoria Giovanissimi-G6 con la società del padre, il gruppo sportivo Club Zaina. Il padre Enrico lavora come operatore turistico per la caccia e organizza eventi con Sonny Colbrelli, Marco Velo e Paolo Zanni. Mamma Nadia gestisce un negozio di cicli a Concesio. Luca ha un fratello maggiore, Michele, che gioca a Rugby, e una sorella Alice. In questa stagione invernale, al secondo anno con gli allievi, ha arricchito il suo livello gareggiando nel Ciclocross per i colori del Team Piton Minuter T&T Italia: quinto a Ciliverghe di Mazzano, settimo nel Master di Fanano (Mo) e ottavo al Campionato Lombardo di Solbiate Olona finora i suoi migliori risultati. Quando corre su strada lo fa per la formazione Aspiratori Otelli di Sarezzo, mentre sui terreni del Cross Country, dal prossimo anno tornerà ad indossare la maglia del team casalingo MTB Zaina Academy di cui è presidente la madre.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.