DIECI FACCE DA LOMBARDIA

PROFESSIONISTI | 07/10/2022 | 08:20
di Angelo Costa

Ultima classica monumento dell’anno, il Lombardia si apre a chi vuole impreziosire una stagione già ricca e pure a chi cerca di salvarla. Lo fa cambiando ancora verso al suo percorso: stavolta si va da Bergamo a Como, come nell’edizione di due anni fa e nelle quattro precedenti. Non cambia la musica, anche senza muro di Sormano lo spartito resta il solito, che fa di questa corsa la più severa e sincera insieme alla sorella primaverile, la Liegi: nove salite toste distribuite in 253 chilometri, con un dislivello da tappone alpino e un finale che, in trenta chilometri, propone San Fermo della Battaglia, Civiglio e ancora San Fermo, esame da brivido prima di approdare sulle rive del lago. In attesa di riprendersi il titolo di Mondiale d’autunno, con il ritorno della corsa iridata a date estive dal prossimo anno, il Lombardia è anche la miglior ribalta per salutare due campioni che hanno segnato l’inizio del millennio, Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, entrambi grandi interpreti di questa classicona: l’italiano ha conquistata due volte, lo spagnolo è stato secondo in tre. Ecco le dieci facce che potrebbero firmare l’ultima cartolina di questo 2022.


Tadej Pogacar. Vince perché le classiche più dure sono quelle che gli riescono meglio, perché questa corsa l’ha vinta un anno fa al primo colpo, perché vuol chiudere alla grande una stagione in cui gli è sfuggito il Tour. Non vince perché quest’anno ha dimostrato di non essere imbattibile.


Jonas Vingegaard. Vince perché è un altro che con le salite va a nozze, perché dopo due mesi senza dar notizie di sé è riapparso in condizioni brillanti, perché non vuole limitare il duello con Pogacar alle sole strade di Francia. Non vince perché nelle classiche non è un drago come nelle gare a tappe.

Julian Alaphilippe. Vince perché vuole dare un senso a una stagione sfortunata, perché finalmente può correre senza indossare quell’iride che non aiuta mai, perché questa è un’altra corsa che ha sfiorato ma non centrato. Non vince perché in tutta la stagione non è riuscito a trovare la forma migliore.

Enric Mas. Vince perché più salite ci sono meglio è, perché conquistando l’Emilia ha capito di poter dire la sua anche nelle gare di un giorno, perché dalla Vuelta è uscito in condizioni di forma smaglianti. Non vince perché in corse così lunghe non basta andar forte quando la strada sale.

Domenico Pozzovivo. Vince perché alla soglia dei 40 anni si sente come un ragazzino, perché è una stagione intera che non perde le ruote dei migliori, perché è la quindicesima volta che affronta questa prova. Non vince perché trova sempre chi ha un guizzo più efficace.

Vincenzo Nibali. Vince perché di tante corse questa è la più ‘sua’ di tutte, perché negli ultimi due mesi si è preparato apposta per questa prova, perché sarebbe bellissimo vedergli dire addio dalla cima del podio. Non vince perché il ciclismo non è romanticismo, ma soprattutto gambe.

Alejandro Valverde. Vince perché vuole salutare il ciclismo alla sua maniera, perché nell’ultimo mese non si è limitato a fare passerella, perché dopo tanti piazzamenti in questa corsa ci sta che il destino gli restituisca qualcosa. Non vince perché a 42 anni essere esemplari non è abbastanza.

Bauke Mollema. Vince perché è tra quelli che c’è già riuscito, perché non viene mai considerato alla vigilia e alla fine lo trovi sempre lì, perché è di quelli che quando il gioco si fa duro eccetera eccetera. Non vince perché viene da una stagione in cui è andato meglio a cronometro che sulle salite.

Rigoberto Uran. Vince perché su percorsi così tosti dà il meglio di sè, perché l’aria del podio l’ha già annusata tre volte, perché la tappa vinta alla Vuelta sembra avergli regalato l’energia per un gran finale. Non vince perché esser bravi a restare con i migliori non significa riuscire anche a batterli.

Daniel Martinez. Vince perché una sorpresa prima o poi salta sempre fuori, perché è un altro che predilige i percorsi più faticosi, perché come Bardet e Bilbao può ritrovarsi nel cuore della corsa e restarci. Non vince perché non è questa la gara ideale per il definitivo salto di qualità.

Copyright © TBW
COMMENTI
romanticismo
7 ottobre 2022 12:07 mandcu
non me ne voglia gli altri ma il romanticismo di un'ultima vittoria di Nibali o di Valverde...

Sperem
7 ottobre 2022 14:01 frakie
Speriamo in Vincenzo. Vada come vada, il mio ringraziamento sarà totale. Comunque, come dicevo, speriamo. Sul Civiglio si allena, il San fermo lo fa per tornare a casa, e comunque sta pedalando veramente bene. Certo, gli anni ci sono, ma l'esperienza e la conoscenza delle strade, possono compensare il gap delle gambe giustamente usurate dalle sue imprese. Sperem. grande Vincenzo.

Pozzovivo
7 ottobre 2022 16:03 pickett
Ha disputato una buona prima metà del Giro d'Italia,poi le ruote dei migliori le ha perse sempre,rispuntando solo nelle ultime 2 settimane.Sarà anche simpatico,ma non raccontiamo balle.

Nibali
7 ottobre 2022 16:05 max73
Mettere Nibali tra i favoriti è ingiusto. Lasciandogli godere l'ultima corsa della sua straordinaria ed emozionante carriera senza pressioni o aspettative. Se poi succedesse il miracolo sportivo, sarebbe fantastico ma di miracolo si parla..... Io tifo comunque Pozzovivo per come è andato al Giro di Emilia, una piccola speranza c'è, anche se si guarda l'età di Pogacar o Vingegaard mah.....

diciamo
7 ottobre 2022 20:37 fransoli
che almeno la metà dei dieci citati non ha la benché minima speranza di poter vincere.. purtroppo aggiungerei

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Tricolore attraverso le Fiandre. Elisa Longo Borghini (UAE ADQ) ha vinto l'edizione 2025 della Dwars door Vlaanderen con una azione magistrale iniziata a 30 chilometri dal traguardo e conclusa a braccia alzate sul traguardo. A 30" dalla campionessa italiana l'iridata  Lotte...


Nonostante la superiorità della Visma-Lease a Bike nel finale, la vittoria di Attraverso le Fiandre è andata allo statunitense Neilson Powless, che nello sprint  ha superato Wout Van Aert.  «Pensavo davvero di correre per il secondo posto: mi sentivo molto...


Per la presentazione al comitato Europeo della Coppa Italia delle regioni, il presidente della Lega Ciclismo Professionistico Roberto Pella ha voluto fare le cose in grande invitando a Bruxelles Gianni Bugno in veste di Presidente del Comitato Tecnico della Lega...


Tanto tuonò che alla fine piovve. Molto probabilmente sotto la voce beffa da oggi ci sarà anche il nome di Wout Van Aert e di tutta la Visma | Lease a Bike: a sorridere nella Dwars Door Vlaanderen 2025 è...


E' stata una giornata storica per la Lega del Ciclismo Italiano professionistico e per tutto movimento del nostro paese che oggi è aterrato letteralmente a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo. Alla presenza dei rappresentanti del consiglio delle regioni il...


Si è svolta a Bruxelles, presso l'Atrium del Comitato europeo delle Regioni, l'iniziativa dal titolo Ciclismo, Valori e Territori , organizzata dalla Lega del Ciclismo Professionistico insieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con il patrocinio del Comitato...


Con un micidiale colpo di reni nei centimetri finali Matteo Moschetti firma la prima tappa della ΔΕΗ Tour of Hellas la Patra-Agrinio di 140 chilometri. Formidabile il guizzo del milanese di Robecco sul Naviglio, classe 1996 della elvetica Q36.5 Pro...


Grande colpo per la Unibet Tietema Rockets e per Lander Loockx alla Paris-Camembert 2025. Il 27enne belga, noto soprattutto come ciclocrossista, ha colto la sua prima vittoria da professionista regolando in uno sprint ristretto altri 4 corridori, con l'astro nascente...


Aso ha ufficializzato le 22 formazioni che disputeranno il prossimo Tour de France Femmes avec Zwift. Oltre alle 15 squadre di WorldTour - Ag Insurance Soudal Team, Canton//SRAM Xondacrypto, Ceratizit Pro Cycling, FDJ Suez,   Fenix Deceuninck, Human Powered Health,...


Ha atteso le prime luci dell'alba per... venire alla luce! All'ospedale Sant'Anna di Brescia è nata stamane Ginevra, figlia dell'ex professionista Mattia Frapporti. Mamma Sabrina e la piccola stanno bene, papà Mattia è pazzo di gioia! Diventerà ciclista comne il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024