Prima buoni piazzamenti e una condizione crescente, poi l'acuto con un successo prestigioso e carico di storia, quindi mesi difficili fino alla scoperta di un problema fisico.
Questa in sintesi è stata la stagione di Nicholas Spinelli, il pistoiese classe 2000 che il 15 agosto ha riportato dopo 43 anni la Maltinti Lampadari-Banca Cambiano a conquistare il sucesso nella classica Firenze-Viareggio.
Dopo 43 anni (nel 1979 si era affermato Stefano Alderighi) la Maltinti Lampadari-Banca Cambiano è tornata a vincere la Firenze-Viareggio la classica di Ferragosto. E’ stato il ventunenne pistoiese di Pieve a Nievole, Nicholas Spinelli ad imporsi con una fantastica rimonta negli ultimi 30 metri nei confronti dei due compagni di fuga, Colombo che aveva lanciato la volata ai 150 metri e Faresin promotore del tentativo a 5 km dal traguardo.
«Francamente - aveva detto quel giorno Spinelli - non so come e dove ho trovato la forza di superare Colombo negli ultimi metri. Questa prima vittoria tra i dilettanti mi ripaga dei sacrifici, e la dedico alla mia famiglia, alla fidanzata, a tutto lo staff tecnico della società e al presidente Renzo Maltinti».
Quel primo successo tra i dilettanti avrebbe potuto spianare la strada a Nicholas, invece... così non è stato.
«Dopo la Firenze-Viareggio purtroppo ho avuto dei problemi di salute che non mi hanno permesso di essere competitivo come lo ero stato fino a Ferragosto. A partire dalla fine del mese di agosto ho iniziato a notare che non riuscivo a recuperare più come prima, non lo facevo in allenamento e soprattutto in gara: pensavo fosse dovuto al fatto che ci avvicinavamo alla fine di una stagione che per me è stata piuttosto lunga intensa. Già da febbraio mi sono trovato a rincorrere a causa di una caduta alla Firenze Empoli nella quale mi sono procurato la frattura del gomito e dello scafoide».
Come si sono sviluppate le cose?
«In particolare nelle ultime due-tre settimane, queste difficoltà sono andate ad aumentare sempre di più al punto che la notte riuscivo a dormire con difficoltà e ogni volta che facevo un semplice sforzo, come anche ad esempio salire le scale, sentivo il respiro stranamente affannato. A questo punto mi sono finalmente deciso a fare dei controlli per capire cosa non andasse: è così che ho scoperto di aver contratto la mononucleosi nel mese di agosto e successivamente, nelle ultime due settimane, per non farmi mancare nulla ho preso anche il covid».
Un piccolo record.
«Non solo, da ulteriori controlli è emerso che queste due infezioni mi hanno causato una miocardite, fortunatamente non grave: per curarla è necessario un po’ di riposo. L’unica nota positiva è l'essere finalmente riuscito a capire cosa mi aveva impedito nell’ultimo mese e mezzo di continuare a pedalare e crescere come prima della Firenze Viareggio. Avrei voluto correre domenica la gara di casa, il Gran Premio Del Rosso e chiudere l'anno a Ponsacci, ma per fortuna mi sono accorto in tempo di questo problema e spero di risolverlo nel minor tempo possibile».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.