Vi proponiamo l’intervista ad Alessandro Spiniella, vice-presidente del Comitato Regionale del Veneto. Tuttobiciweb ha raccolto lo sfogo e gli spunti di riflessione proposti dal dirigente veneto con l’obiettivo di stimolare qualche riflessione e favorire il dibattito.
Nei giorni scorsi il “caso provvigioni” ha avuto ampio spazio sul nostro sito e su molte altre testate e, quando lo contattiamo telefonicamente, Alessandro Spiniella ci fa notare la cosa fin dalle prime battute della nostra chiacchierata. Con la stessa rapidità chiarisce: «È legittimo, ma da dirigente federale del Veneto rilevo con timore che i temi trattati nelle ultime settimane hanno messo in ombra i veri problemi, le questioni che coinvolgono da vicino ogni giorno la base del movimento e le Società».
Chiediamo a Spiniella degli esempi e la risposta è immediata: «Possiamo partire dalle norme attuative per il 2023, quelle che riguardano l’attività di tutte le Società e di tutte le categorie e sono state rese pubbliche da poco, ad agosto. Forse le tempistiche andrebbero riviste. Inoltre in molti passaggi sembrano frutto di un “copia-incolla” e mancano di chiarezza. Mi viene in mente la norma che vieta il gioco di squadra tra team diversi. Domando: se due squadre diverse lavorano assieme per annullare una fuga commettono una scorrettezza? Servirebbero spiegazioni».
Il vice-presidente del Comitato Regionale del Veneto continua a ritmo serrato e ci parla della armonizzazione dei calendari. «E’ una norma che impone alle Regioni di inviare i calendari, anche quelli di gare regionali, alla Struttura Tecnica Nazionale entro il prossimo 31 dicembre perché la Struttura possa armonizzarli. La sensazione è che così si limiti l’autonomia dei Comitati Regionali per accentrare il più possibile su Roma».
La conversazione con Spiniella continua sempre sul tema del rispetto dei regolamenti ma ora la riflessione passa alla categoria Giovanissimi. Il dirigente porta un esempio di stretta attualità parlandoci della recente Coppetta d’Oro disputata a Borgo Valsugana il 3 e 4 settembre. «A Borgo Valsugana è stata approvata una gara con oltre 1200 partecipanti, spingendo di fatto gli organizzatori di altre gare della categoria a annullare le loro manifestazioni per carenza di iscritti. La trovo una mancanza di rispetto nei confronti di chi si impegna per il nostro sport, oltre che una mancanza di controllo e di chiarezza; da dirigente del Veneto la cosa mi ha colpito maggiormente visto che uno dei Consiglieri nazionali è il veneto Fabrizio Cazzola. I numeri sono quelli di un secondo Meeting Nazionale e le iscrizioni non sono certo arrivate da un giorno con l’altro»
Alessandro Spiniella è chiaro nell’esposizione e porta esempi concreti, pone interrogativi e cerca risposte. La sua non è una polemica e ci tiene a sottolinearlo. «Voglio solo che ciò che interessa veramente alle Società e ai tesserati non rimanga nell’ombra».
Prima di salutarlo, chiediamo al il vice-presidente del Comitato Regionale del Veneto cosa si auspica dai vertici della Federazione: «La ricetta è una e una sola: l’ascolto. Da Roma devono ascoltare la base del movimento, i Comitati Provinciali e i Comitati Regionali e dare risposte chiare alle varie esigenze».